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Ma non oso


 

Paura

Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
"Veramente potresti esser felice".
Lo potrei, ma non oso.

Salvatore Quasimodo, così, de botto, sbam, in faccia.

Queste giornate sono un po' strane quando sono sola con me stessa, ma cerco di riempirle di cose da fare, leggere, be' ovviamente ho anche un sacco di lavoro e per fortuna, ma mi distraggo lo stesso perché è un periodo che va così. O forse perché sono sempre stata così.
Il libro che sto leggendo è talmente vero da fare male, molto male, ma amo che sia scritto così bene e che dentro sembri esserci quasi tutto.
Mi rifugio nelle parole belle e ben scritte, perché anche quando sono tristi sono comunque bellezza, e di bellezza ho sempre sempre bisogno. Mi rifugio nelle cose da fare perché non oso guardare nell'abisso. Provo a fare cose che non ho mai fatto o che non faccio da tanto, anche quelle che mi spaventano un po', perché non si può sempre vivere dietro le quinte, ed è quello che forse mi sto perdendo io, la vita.
E anche se sento i pezzettini di vetro, quelli minuscoli che non si vedono, sparsi ovunque dentro di me, fare male, provo a far finta che la paura non ci sia, perché in fondo alla più tragica cosa potrà mai succedermi. Voglio dire, a parte alla morte, a tutto il resto dicono ci sia rimedio.

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