Comunque non lo so come hanno fatto quelli che hanno abbandonato i loro blog, per me ormai è un pezzetto di me. E anche ci fosse una sola persona che ogni tanto viene a vedere se sono ancora viva, mi piace l'idea di rassicurarla che sì, sono ancora viva.
Ho visto anch'io la serie di Zerocalcare, e ho pianto e riso tanto e ripensato a cose del mio passato perché lui ha sempre raccontato un pezzo di noi, di me di sicuro. Be', ve lo dico, questa volta ha raccontato un altro pezzo che quasi quasi avevo dimenticato.
Non è un periodo facile, questo. Non mi sento felice per gran parte dei giorni e forse nessuno lo sa. Forse lo sto mettendo qui perché voglio capire se è vero o se sto dicendo una cosa non vera. Ma mi sembra abbastanza vera. Eppure, per fortuna, non mi sembra una cosa irreparabile. Se fossi infelice e con la sensazione che questa cosa non potrà cambiare mai, allora sì, avrei bisogno di aiuto concreto per invertire la rotta dei miei pensieri. Sono solo consapevole che è un momento complicato, il mare va attraversato e le onde a volte sono molto alte, ma non è che possiamo farci nulla se siamo in questo mare, in questo momento. Se non andare avanti e navigare al meglio delle possibilità.
Ma non mi sento sola in questo mare, non davvero, il che è già tanto per come vanno le cose in una vita come questa, e non mi sento sola nonostante la solitudine mi sia compagna meno gradita del solito. (L'ultima frase sembra non avere senso, eppure giuro che ce l'ha).
Ho letto meno di quanto avrei voluto ma anche più di quanto mi sarei aspettata, ho seguito qualche conferenza a Pordenonelegge, a settembre, e anche qui meno di quante avrei voluto, ma comunque più di quante mi sarei aspettata. E lo stesso vale per le serie TV e perfino qualche film.
C'è però sempre un piccolo nucleo che fatico a raggiungere, sul quale fatico a fare chiarezza, a dargli luce, per capirlo e per capire meglio cosa farne. Mi piace pensare che ci sto scavando intorno e a un certo punto ci arriverò, o forse mi faccio distrarre troppo dal contorno e finisco per perderlo di vista.
Non so mai se concentrarmi sulla meta è il modo migliore per raggiungerla o se forse è mentre penso ad altro che di solito mi arriva l'illuminazione.
O forse nessuna delle due, forse è solo illusione e il resto è andare a tentoni e sperare nella fortuna.
Ma senza incupirci troppo ché fra un po' è Natale, prometto che torno con la storiella di Natale che ormai è tradizione di questo blog, quest'anno ho perfino programmato di leggerla ad alta voce, ma a un pubblico ristretto che non la conosce ancora e che mi è entrato nel cuore da poco meno di un anno.
E quindi, a presto :)
Commenti
Se posso consigliarti un'altra serie che mi e' piaciuta molto e' Zero, sempre su Netflix e sempre produzione italiana.
Mi dispiace che non stai avendo un periodo facile, immagino che molti non lo stiano avendo, ma trovare la forza di combattere questi periodi e' gia' un buon inizio, e mi unisco anch'io a tutte le persone che ti sono e vogliono esserti vicine, seppur virtualmente. Se vuoi parlare, o meglio chattare ogni tanto, non hai che da farmelo sapere. Un abbraccio, a presto.
Immagino la difficoltà per tua moglie di guardare la serie di Zerocalcare! Non ho idea di come se la siano cavata con i vari doppaggi, spero bene per quanto possibile (non è senz'altro un lavoro semplice).
Zero avevamo iniziato a guardarla anche con Samu, ma poi ci siamo persi e non abbiamo continuato, mi sa che ci riproviamo... Con lui stiamo guardando anche Never Have I Ever, è divertente anche se diciamo che dopo un po' le dinamiche sono sempre le stesse e l'entusiamo scema un po'.
Ricambio l'abbraccio, e grazie ancora, caro bob, di cuore.