Non ho ancora deciso cosa farò, magari morirà da solo così, senza annunci eclatanti, ché tanto.
Questo ultimo periodo è stato molto intenso, molto lavoro, organizzazione con la piccola, pensieri vari... Ieri ho fatto anch'io la prima dose di vaccino, chissà, si tornerà alla quasi normalità? Almeno sto bene e, a parte un po' di dolore al braccio, non ho avuto altro.
Mio marito lavora di nuovo per la multinazionale, anche se in modo diverso, mi sembra felice. Ma c'è di meno a casa, quindi sono un po' più affaticata anch'io. Mi manca un po'.
Dafne cresce, cresce tantissimo e a vista d'occhio, mi manca moltissimo quando era piccolina, ma d'altro canto apprezzo molto le cose che potenzialmente posso fare ora.
Ho letto pochissimo, quasi nulla, perché è un periodo che va così. Non me ne cruccio perché leggo per lavoro comunque, e perché non vale la pena crucciarsi. Tornerà il momento.
Non riesco ad andare a correre perché è arrivato il caldo, deciderò se allungare le passeggiate, se riprovarci lo stesso, o se inforcare la bici. O se non fare niente.
Vorrei dire che va tutto bene ma la verità è che non è proprio così. Ultimamente mi sento un po' giù quindi ho bisogno di esercitarmi a stare bene e a sentirmi serena. Forse per questo ho mollato molto internet, compreso questo blog. Credo, fondamentalmente, di sentirmi un po' sola. Devo trovare il modo per far quadrare bene questa cosa, perché a me in realtà la solitudine piace, ma evidentemente c'è qualcosa che mi manca. Non so bene. È stato un anno difficile che ha accentuato difetti della vita che prima ci pesavano meno, forse.
Ogni volta c'è da ritrovare un po' di equilibrio; se come sempre i momenti di arresto sono il preludio di momenti migliori, allora va bene, me lo vivo e cerco di tirarne fuori il meglio.
Di recente ho corretto un libro di cui mi è rimasta impressa la frase: «Ogni volta che ti trovi a dover scegliere se deludere gli altri o deludere te stessa, scegli sempre di deludere gli altri».
La trovo una frase importante, probabilmente perché è una frase che mi serve, anche se non ho capito bene come. O dove.
Commenti
passo di qui ogni tanto, anche io ho tanto da fare ed ho mollato la scrittura sul mio blog, ma la lettura sul tuo quando posso l'ho mantenuta.
Oggi ho trovato molto calzante, anche per me, la frase del libro che hai citato, quella sul deludere gli altri o sé stessi.
Quindi spero che non chiuderai il blog, magari è un periodo, al limite lo puoi lasciare aperto senza scriverci. Qualcosa arriva agli altri, come per me stavolta, anche se non sempre si hanno il tempo o le parole per lasciare un commento. :)
Daniele
grazie per aver lasciato un commento. Proprio ieri stavo per scrivere un post, poi non ho più avuto tempo. Non credo riuscirei mai ad abbandonarlo del tutto, o comunque non a cancellarlo, ci sono parecchi ricordi qui dentro, e magari se di tanto in tanto mi passa per la testa di scriverci ancora lo farò.
Grazie per il tuo punto di vista :)
A presto!
da questo punto di vista devo dire che anche qui va molto meglio, ormai ci si muove liberamente (entro i confini almeno), e domenica ho la seconda dose di vaccino pure io.
Grazie per aver lasciato il commento, mi piace avere questo "diario" a cui tornare di tanto in tanto, quindi suppongo continuerò a farlo.
Un abbraccio
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