Insomma, Paul Auster. Il libro delle illusioni . David Zimmer è un professore universitario che d'improvviso perde tutto ciò che ama, in un modo che naturalmente sottolinea attraverso una serie di coincidenze: se non avessi, se l'insegnante di mio figlio non avesse, se... Ma è andata come è andata. Si rinchiude nel suo dolore e nelle bottiglie di whiskey quando, un giorno, guardando a caso una scena di un film muto, ride. Allora non tutto è perduto!, pensa. Sono ancora vivo. E così cerca di scoprire qualcosa su questo attore, Hector Mann, che è riuscito a farlo ridere in un momento tanto disperato. E scopre cose molto interessanti. Tipo che dopo il 1929 è sparito e di lui non si sa nulla. Sicuro come l'oro, ormai è morto. Decide di vedere tutti i suoi film, ma per farlo è costretto a viaggiare. E il fatto di dover anche prendere l'aereo non è cosa da poco, per lui. È interessante anche il suo incontro e dialogo con il dottor Singh, per farsi prescrivere de...
è soltanto una riscrittura della realtà.
Commenti
Ho condiviso la prima ma non volevo mettere un post al giorno sul blog perché mi pareva di caricarlo troppo, perciò magari condivido più post insieme quando riesco.
Sì, molti libri in giro e molti giri in biblioteca con mia mamma. Ho avuto anche la fortuna che mia madre non si preoccupasse molto se un libro fosse adatto o meno all'età, così ho scoperto cose bellissime che, se fossi rimasta legata alla "giusta" fascia d'età, avrei scoperto solo più tardi (io amo i libri per ragazzi eh, ma ho sempre letto quel che più o meno mi passava mia madre, oltre a quello che trovavo in giro).
Riempire la casa di libri, infatti, adesso è una cosa che faccio per me e anche per mia figlia. Spero sempre che, pur senza imposizioni, la passione passi per "osmosi" ;)