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Pausa estiva

Visto che di qui ormai non passa più nessuno e io ultimamente ho un po' esaurito le energie, credo che mi prenderò un po' di pausa. Mi prendo un po' di pausa, spero, dal web in generale, che ammetto mi ha un po' stancata.
Continuerò a seguire alcune cose interessanti su Instagram senza dubbio e altre su Facebook, fondamentalmente per tenermi aggiornata sul fronte letteratura, attualità e foto belle.
Per il resto, credo che approfitterò di ogni momento libero (che tanto son sempre pochi) per fare di meglio: come riposarmi, passeggiare, stare con mia figlia, progettare...
Non sto abbandonando il blog, ho solo voglia di ricaricarmi, perciò credo di poter dire senza troppi patemi che ci rivediamo a settembre. :) Il mio mese!

A presto e buona estate a chi ancora capita da queste parti.
P.S. Bimba ripresa alla grande, nel frattempo siamo andati a vedere il concerto di Michael Kiwanuka, che è bravissimo e poi dai, speriamo di raccontarci solo belle novità. Ciao!

Commenti

MikiMoz ha detto…
Bene ci sta! Alla grandissima: riposati e goditi l'estate :)

Moz-
bob ha detto…
Sono contento che Dafne si sia ripresa. Anch'io mi sono preso una lunga pausa dall'internet; riposati e goditi la vita reale. Un abbraccio.
Miky ha detto…
Grazie @Moz, sì, ne ho bisogno!!!
Miky ha detto…
Già, @bob, c'è troppo astio in giro, ma anche troppe cose, troppe informazioni, troppo di tutto. E mi sono resa conto che non aiutavano per niente. Quindi cerco di scegliere io, e non di farmi investire da tutto quanto. Aggiungendoci il lavoro e tutto il resto, ho passato settimane abbastanza al limite. Ora finisco i lavori che ho in piedi e poi cerco di staccare più che posso. Un abbraccio a te!

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Tenacia

Solo io e le papere, ieri pomeriggio, imperterrite sotto la pioggia ai laghetti. Tenace è un aggettivo che mi piacerebbe mi venisse attribuito, non so quanto appaia all'esterno, anche se penso di sembrare meno tenace di quanto sia in realtà, o di quanto sia capace d'essere. Tenace sarà la mia parola di quest'anno, come aspirazione quanto meno, perché se non riesci ad attraversare tutto sempre con leggerezza, che è ciò che mi piacerebbe fare ma forse non è il momento giusto, allora è al tener duro che voglio aspirare. Forse mi prendo una pausa dal blog, che non importa a nessuno, ma devo dirlo a me stessa perché è sempre stato un bel rifugio ma ora non lo sento più così. Mi ci sento legata ma in questo momento il legame ha anche un sapore negativo, che non sto a spiegare, e credo di avere bisogno di liberarmene per un po'. Non un addio, solo un "non lo so". Ciao

Ancora

A volte ho la sensazione di non essere reale. Forse è colpa del fatto che lavoro tante ore da sola, forse ho questa abitudine di guardarmi da fuori, forse è perché ultimamente la confusione nella testa regna sovrana. Mi sento irreale, eppure so che le mie azioni hanno delle ripercussioni sulla realtà quindi dovrei rendermi conto che è una sensazione stupida. Cerco di fare cose concrete, regolari, misurate perché i ritmi e le cose cadenzate mi danno sicurezza. Provo a evitare le distrazioni ma non ne sono tanto capace. Finisco per inventarmi mondi immaginari e perdo l'àncora. È un bene o un male, perdere l'àncora? Non lo so proprio. A volte tutto sembra così insignificante se si pensa alla fine che faremo tutti, che mi chiedo a che pro reggersi sempre al parapetto, anche quando il mare si fa burrascoso? Però sì, rivorrei la calma. Rivorrei il silenzio. Rivorrei la sicurezza, o almeno la convinzione, di aver fatto bene. Rivorrei la sensazione di felicità scontata che scontata non

Il mondo muto di Hector Mann

Insomma, Paul Auster. Il libro delle illusioni . David Zimmer è un professore universitario che d'improvviso perde tutto ciò che ama, in un modo che naturalmente sottolinea attraverso una serie di coincidenze: se non avessi, se l'insegnante di mio figlio non avesse, se... Ma è andata come è andata. Si rinchiude nel suo dolore e nelle bottiglie di whiskey quando, un giorno, guardando a caso una scena di un film muto, ride. Allora non tutto è perduto!, pensa. Sono ancora vivo. E così cerca di scoprire qualcosa su questo attore, Hector Mann, che è riuscito a farlo ridere in un momento tanto disperato. E scopre cose molto interessanti. Tipo che dopo il 1929 è sparito e di lui non si sa nulla. Sicuro come l'oro, ormai è morto. Decide di vedere tutti i suoi film, ma per farlo è costretto a viaggiare. E il fatto di dover anche prendere l'aereo non è cosa da poco, per lui. È interessante anche il suo incontro e dialogo con il dottor Singh, per farsi prescrivere de