Insomma, Il più grande uomo scimmia del Pleistocene si sta rivelando davvero esilarante. La famiglia di antenati dell'uomo ha appena scoperto il fuoco e trova una nuova grotta in cui vivere (ora che hanno il fuoco possono scacciare gli orsi, così la madre non si lamenta più di dover traslocare a ogni piè sospinto) e quando arrivano nella nuova casa il padre dice una cosa tipo: be', soffitti a volta, spazi più ampi (finalmente le ragazze avranno una stanza per sé, commenta la madre) e un locale appartato sul retro... per il vino... magari, fra un po'. :D
Lamento di Portnoy sto stentando a finirlo, ma ormai lo finisco entro breve. All'inizio ero partita davvero entusiasta, ma poi come vi dicevo, le lamentele mi sono venute un po' a noia.
Futuri libri che devo ancora comprare (e sto facendo il possibile per trattenere dal Kindle il ditino tentatore) ma so già di volere:
Francesco Muzzopappa, Affari di famiglia, perché ironia e risate mi sembrano imprescindibili, con la primavera che avanza, e ho sentito dir bene dello stile dell'autore e quindi sono curiosa. E poi, con una protagonista che si chiama contessa Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna, non so, mi aspetto momenti di grande ilarità.
Shirley Jackson, Abbiamo sempre vissuto nel castello, perché Stephen King ha sempre parlato un gran bene della cara Shirley e le ha dedicato L'incendiaria e quindi mi sono incuriosita molto (anche dopo aver visto Hill House, lo ammetto).
Desideri da recuperare e di cui mi ero più o meno dimenticata (nel senso che ci avevo pensato quando era uscito il film per il primo e quando era uscito il libro per il secondo, ma poi... eheh, sappiamo già che il tempo è un maledetto tiranno e la memoria è una stronza):
La ballata di Adam Henry di Ian McEwan;
Resoconto di Rachel Cusk (di cui mi incuriosisce la struttura particolare e anche il fatto che chi l'ha letto ha dato pareri discordanti).
Ma, tenendo conto di quelli che ho già comprato e dei nuovi desideri che poi prenderanno il posto di questi, andrà a finire che li leggerò nell'anno del POI, nel mese del MAI. (Che in friulano significherebbe maggio, ma qui si intende proprio mai mai.)
Però aver scritto i titoli qui dovrebbe aiutarmi a ricordarmeli in un momento in cui potrebbe fuggevolmente passarmi per la testa che non so cosa leggere.
Niente, ragazzi, TUONA e un temporale giuro che oggi è l'ultima cosa che mi sarei aspettata. Anche se ultimamente gli scossoni interni ed esterni dovrebbero ormai smettere di stupirmi. Ciaone.
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