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Giornata strana

L'unica canzone che mi piace davvero ancora dei Coldplay è Sparks, che poi è la prima loro che ho sentito in vita mia – quanto? Quasi vent'anni fa? –, quando ero ancora al liceo con tutta la vita che non sapevo avrei vissuto davanti a me.
Perché ci ripenso oggi, non ne ho idea.
«Il 18 marzo – ho scritto anni fa su FB – è sempre una giornata strana». Oggi penso a questa canzone, ma mi ero dimenticata che fosse l'anniversario della morte di mio papà. Credo sia la prima volta che me ne dimentico in otto anni.
Non che abbia importanza, è solo una data. Ma è pur sempre sempre una giornata strana.
Ho riascoltato la canzone e mi ha ricordato tante cose, ho seguito le parole e ho pensato ad altre cose ancora, è stato tutto molto malinconico.
Ma è una giornata strana e passerà anche questa, come è passata la pioggia di stamattina che ci ha quasi completamente lavate nel tragitto casa-auto.

Pensavo a cose che avrei voluto scrivere qui, oggi, che alla fine erano insensate. Pensavo però che mi sento a mio agio a scrivere qui come quando ti rifugi fra le pagine di un libro che sai che non delude mai. Tanto da poterlo scorrere avanti e indietro, leggerne una pagina a caso, iniziare a metà, cercare un capitolo con una precisa citazione, immergersi dentro anche a casaccio. 
Se solo per uno dei "lettori" di questo blog venire qui dà un po' quella sensazione, allora sono contenta. A me la dà, ma non vale, è il mio diario, e qui mi sento bene come puoi sentirti quando riesci a vestire esattamente i panni che volevi, e quei panni anche all'indagine davanti allo specchio ti stanno ancora bene.

Pensavo che non riesco a immaginarmi senza questa appendice di me, e non mi ci vedo mai ad abbandonare il blog come sono stati abbandonati gran parte di quelli che seguivo. Ma forse prima o poi capiterà, com'è capitato che ho mollato un po' i social questo weekend per evitare il sovraccarico. Di informazioni, (di informazioni inutili), di foto, di eventi, di attese... Ma non è lo stesso, qui è tutto più silenzioso e rilassante. Qui tutto mi dà pace, qui la pace me la vengo a prendere.
Anche quando piango, quando sono arrabbiata, o quando sento il cuore che fa un tuffo e una capriola e mi viene da tremare un po'.

Commenti

Il blog è uno spazio meno frenetico e più riflessivo rispetto ai social per questo forse ti ci trovi così bene.
Miky ha detto…
Eh sì, caro @Daniele, è un luogo più lento e poi molto più personale, anche se comunque pubblico. :)
bob ha detto…
Io provo le stesse sensazioni con il mio blog, ovviamente, ed un altro paio che oggi non esistono piu', purtroppo. Il tuo blog ci si avvicina molto comunque, da' una sensazione di quiete domestica.
Miky ha detto…
Grazie @bob, mi fa piacere! Tu, in generale, come stai? Un abbraccio ☺
bob ha detto…
Io in generale sto bene, quest'ultimo anno e' stato estenuante per tanti motivi, ma vedo la fine in fondo al tunnel. Ti abbraccio anch'io Miky.
Miky ha detto…
Ti auguro allora un anno meno faticoso... ☺

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