Più leggo, ascolto e fruisco nei modi più svariati di riviste o canali letterari di vario genere e tipo, più si allunga la lista di libri da leggere. Niente, sono troppi e io non ce la farò mai, quasi quasi mi do agli audiobook a questo punto (per chi è interessato, c'è Storytel). Fra l'altro, una cosa bellissima sarebbe leggere e registrare audiolibri, voglio dire, leggi e vieni pagato per farlo (ah, già, è il mio lavoro più o meno. Però lì si leggono libri già finiti, non è la stessa cosa. Certo, bisogna essere capaci e quanto meno avere una voce bellina...)
Anyway o comunque sia, nella mia recente wishlist sono entrati anche dei saggi o qualcosa di simile:
NUMERO 1
Mark Fisher, The Weird and the Eerie. Lo strano e l'inquietante nel mondo contemporaneo, minimum fax (ovviamente, per ogni autore poi mi viene voglia di leggerne almeno anche un altro, e suppongo che in questo caso specifico Realismo capitalista sia imprescindibile). Dal sito della casa editrice: s’indagano – tra letteratura, musica e cinema – due forme del sentire e del narrare che non hanno una perfetta corrispondenza nella nostra lingua. Solo approssimativamente, infatti, il weird può essere reso con «strano» e l’eerie con «inquietante».
Fisher segue e spiega queste categorie attraverso le arti e le epoche: il weird si rivela così nei racconti di H.P. Lovecraft, nelle canzoni dei Fall, nei romanzi di Philip Dick e nei film di David Lynch, mentre l'eerie si manifesta nell’opera di scrittori, musicisti e registi come Margaret Atwood, Brian Eno, Stanley Kubrick e Christopher Nolan.
(Questo significa che leggere questo libro porterà a nuove entusiasmanti wishlist).
NUMERO 2
Thomas Reinertsen Berg, Mappe. Il teatro del mondo, Vallardi, una storia dell'uomo attraverso l'evoluzione delle mappe. Io ho questa cosa con le mappe, che mi piacciono da impazzire (la prima donna che si eccita davanti a una cartina :D). Ho già Le 10 mappe che spiegano il mondo di Tim Marshall, anche se purtroppo è ancora lì che mi aspetta sul comodino.
NUMERO 3
Mark Forsyth, Breve storia dell'ubriachezza, il Saggiatore. Insomma, da friulana, mi sembra il minimo.
Va be', Babbo Natale ci pensi tu? Se riesci anche a fornirmi un incantesimo per rallentare il tempo, che suppongo sia lo stesso che usi per portare i regali a tutti i bimbi buoni del mondo, così riesco anche a leggerli... Come dici? Tu sniffi? Ah, ok.
A proposito! Manca poco all'ormai tradizionale post di Natale, spero che anche quest'anno arrivi sul blog qualche nuovo lettore che non conosce la storia, perché leggerla per la prima volta è sempre molto divertente.
Oggi sono stanchissima, ho dormito poco perché mia figlia stanotte ha ben pensato di continuare con i suoi moti indipendentisti anche nel sonno, e quindi mi ha svegliata gridando: «Nooooo, maaaammmaaaa, iooooo, soooolaaaa» e dopo che mi sono alzata per andare a calmarla non sono più riuscita a riprendere sonno. Perché sapete come gira, di notte, un pensiero tira l'altro e arriva l'alba. (Soprattutto quando fatichi a digerire una pizza...).
Tornerò più energica, prometto.
Ciaociaociao
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