Amarsi nel senso di amare se stessi. Di essere coerenti e giusti, prima di tutto con se stessi, per esserlo meglio con chi ci circonda. Oggi scrivo di questo perché ho passato dei mesi di umore ed emozioni particolarmente altalenanti. Mi era successo qualcosa di molto simile – e al contempo molto diverso – la scorsa primavera, un periodo in cui non riuscivo a uscire da un loop negativo non meglio identificato.
Questa volta è stato diverso, ma ho capito che il punto di partenza ero pur sempre io (bella scoperta!) e che quindi c'era qualcosa che non andava.
Ho capito che dovevo fare qualche conto con errori del passato per andare avanti meglio.
Ho capito che dovevo fare i conti anche con gli errori del presente per andare avanti meglio.
Ricordo che quest'estate c'è stato un momento in cui mi sono detta: adesso mi impegno per essere migliore. Nelle piccole cose: non perdere la pazienza prima del tempo solo perché sono stanca, non urlare a mia figlia in momenti di esasperazione (non succede quasi mai, ma a volte si sa che i nostri limiti sono lì). Non arrabbiarmi quando non serve e cercare di capire.
Non sono una che perde la pazienza facilmente, ma quando mi capita non mi piace la persona che sono.
Non mi è piaciuta la persona che sono stata in certi momenti della mia vita, in svariati momenti della mia vita passata o meno passata, ma la cosa importante è che si impara dai propri errori. E anche a non farli di nuovo. Quindi, questo ho capito: che devo seguire l'istinto quando non mi piace la persona che sono in certi momenti o su certi ambiti, e cercare di fare meglio.
Ogni volta che mi è capitato, che ho capito questo, una nuova me alla quale ho poi voluto un po' più di bene è nata, o si è svelata.
Quindi in questo momento decido di volermi volere un po' più di bene, di ritrovare la mia coerenza e di essere chi voglio davvero essere. Un passo alla volta, ma avanti.
E questo mi porta a iniziare a sentire lo spirito natalizio che avanza. Qui i vicini hanno fatto l'albero (noi di solito siamo più gente da: l'albero si fa a dicembre; novembre mi pare davvero troppo presto!). Ho una gran voglia di pensare ai regali perché mi piace moltissimo farli, e molto più che riceverli fra l'altro. Ale ha già avanzato la sua richiesta, ma spero di riuscire lo stesso ad aggiungerci qualcosa che non si aspetta (altrimenti non c'è gusto!).
Immagino che scriveremo una letterina da parte di Dafne, per lei sarà il primo Natale davvero consapevole, suppongo, e spero proprio che si diverta un sacco.
Il più difficile sarà il giovane quasi-adolescente, quest'anno siamo proprio in alto mare con le idee, e mi sa che ogni anno diventerà più complicato.
Noi invece ci regaleremo di sicuro anche un salotto nuovo, prima che i mobili su cui poggiano libri, tivù e quant'altro crollino.
Spero anche che riusciremo a riunirci con gli amici un po' più di quanto non riusciamo a fare negli ultimi tempi, e dare quindi il via a un po' di cene e pranzi qui a casa (o altrove). Anche se in generale si sa che cene e pranzi non mancheranno in questo periodo. Comunque sia, sì, credo di avere bisogno di circondarmi di un po' di persone, e anche di un po' di tempo solo per me e Ale, a volte mi sembra che ci sfioriamo appena e intanto le settimane passano...
Commenti
Anzi quasi quasi non lo farei neanche, ma ammetto che mi piace guardare la televisione con l'albero che lampeggia :D.
Concordo con te: è bellissimo fare regali.
Io ho quasi finito. L'albero no, ma regali sempre in grande anticipo!