Non posso farci niente, io sono fatta così: a primavera faccio fatica ad accettare l'aumento di luce, di caldo e la diminuzione dei vestiti (perché mi piace avvolgermi in maglioni, felpe e trapunte), anche se poi non vedo l'ora sia ora di ferie, montagna, nuotate e serate che non finiscono mai perché le giornate tramontano tardissimo. E pure a me alla fine dell'ultima settimana di ferie, alla fine di agosto, alle giornate che si accorciano, ai gelati che si diradano viene un po' di tristezza. Ma è vero che saluto pur sempre con gioia e sollievo la prima pioggia, il primo freddo, la prima maglia con le maniche lunghe, il primo di settembre... perché alla fine, vuoi o no, anche l'estate deve finire e io adoro l'autunno! Adoro l'idea di riprendere a farmi il tè nel pomeriggio, i colori che cambiano, il sole che è forte ma basso e pure fastidioso, meno forte e diverso da prima. La luce che cambia in giardino costringendomi a spostare il posto solito dello
è soltanto una riscrittura della realtà.