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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Una formica in bicicletta

Chi ce l'ha una bambina che è tutta felice di andare dal dottore e poi non vuole più tornare a casa, preferendo restare a giocare con i giochi della sala d'attesa? Eccomi qui, alzo la mano. Chi ce l'ha un computer che decide di MORIRE di venerdì mattina, con dentro l'ultimo file di lavoro quasi pronto per essere spedito? (No, ancora non avevo una copia di backup, sì d'ora in avanti avrò sempre almeno 10 copie di backup al minuto, giuro). Alzo la mano di nuovo. È stato un fine settimana interessante.  Venerdì ho passato la giornata in ansia, non sapendo se avrei recuperato quel file e, in generale, il computer. Alle sette meno venti di sera lo-tecnico-sia-subito-santificato è riuscito a recuperare i dati. Il computer andrà sistemato, ma per fortuna ho chiuso tutti i lavori urgenti, quindi c'è agosto per farlo. Venerdì sera dopo che lo-tecnico-santo-subito è andato via e io ho ricominciato a respirare (credo di aver trattenuto il respiro per una...

Fine luglio

«Scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare nemmeno un giorno in vita tua», disse Confucio, almeno così pare. «Stocazzo» rispondo io. No perché, ragazzi, io amo, che dico amo, adoro il mio lavoro, ma è pur sempre un lavoro, che costa fatica e impegno e smazzamenti vari, i quali certo alla fine sono cosa gradita in qualche modo, ma da ciò a dire che mi diverto e basta e non è un lavoro, parliamone. Arrivo a fine luglio e sono come sempre molto stanca. Le scadenze si accumulano perché si cerca di chiudere tutto prima di agosto, e poi devi fare i conti con le bizze delle persone con cui hai a che fare, che diciamolo, quando son scrittori sono pur sempre artisti e la testa a volte vaga nei meandri dei cieli infiniti invece che sulla pagina da loro stessi vergata. E poi tutta una serie di "colleghi", lavoranti della medesima mia categoria che però boh, rispondono, non rispondono, capiscono, non capiscono, insomma, a volte ti chiedi se ci sono o ci fanno.  Però è...