Sto rimettendo assieme un po' di pezzi.
Per farlo ho dovuto cambiare alcune cose e ne è valsa la pena. Ho smesso di perdere tempo nei social alla ricerca di non so bene cosa. Di discutere con le persone che non hanno voglia di discutere. Di cercare di capire in quale modo voglio fare alcune cose. Mi sono messa a farle e basta. Riempio i tempi di cose utili, e quando il tempo rimane, lo uso in modo costruttivo: per riposare, per prendere fiato, per fare qualcosa di buono per me, oppure per giocare con mia figlia, per proporle cose nuove, o ancora per fare cose nuove io stessa. Sto cercando di aumentare la qualità, in tutto. È un impegno bello e che mi fa bene.
E poi ieri siamo andati in montagna. Con un gruppo di amici, abbiamo camminato due ore (con tratti di neve e ghiaccio, attrezzati di abiti tecnici e ramponcini, insomma, robe serie eh) fino a un rifugio, dove ho mangiato la mia dose annuale di cervo (almeno una volta all'anno il cervo deve finire nel mio piatto!) e poi siamo ridiscesi, ed è stata una giornata proprio bellissima.
Ho le gambe stanche, le vesciche ai piedi (colpa degli scarponi che forse non sono della migliore qualità, o della disabitudine a camminarci, non lo so) i muscoli indolenziti e sono felice.
Felice perché arrivati su, senza troppo impegno tutto sommato, la vista era magnifica, con la neve bianca da accecare e poi, diciamocelo, volete mettere il gusto di una bella birra alla fine di una faticata? Per non parlare del gusto dell'ottima compagnia in cui eravamo.
Felice perché da quando sono rimasta incinta ho avuto meno occasione di fare cose del genere. Prima perché volevo stare attenta, poi perché con la piccola non era semplice, nonostante l'abbia portata in fascia e marsupio per più di un anno, e ora perché devo per forza lasciarla a qualcuno. Cosa non semplice nel fine settimana, dopo un'intera settimana in cui la mando dai nonni per poter lavorare. L'unico modo per sopperire al senso di colpa e alla mancanza inevitabili è la consapevolezza che una mamma felice è comunque meglio di una mamma che rinuncia a troppe cose, e soprattutto la consapevolezza di cercare sempre di riempire di qualità il tempo che le dedico.
E il tempo che dedico a me. Quindi ora sì, mi sento pronta – con un mese di ritardo – ad affrontare questo 2018 come si deve.
:)
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