Passa ai contenuti principali

1998: l'Estate con la E maiuscola

Ce ne sono state tante di estati, ma quella del 1998 è stata unica. Ancora oggi so dire che una tal canzone è di quell'anno (o al limite dell'anno precedente) perché è stata fra i pezzi che hanno formato la colonna sonora di quei 3 mesi meravigliosi. E pensare che è stato pure l'anno del mio primo e unico incidente in motorino!

TUTTO EBBE INIZIO CON I MONDIALI: La finale Francia-Brasile vista al bar con i ragazzi del Progetto giovani.  Cosa ce ne importasse di Francia e Brasile, non lo so proprio, però da lì in poi frequentare quel giro di amici è stato praticamente naturale.


GLI AMICI: quell'estate è stata consacrata alle amicizie. Ho iniziato a frequentare il Progetto giovani già nell'inverno-primavera, ma l'estate ci incontravamo prima tutti lì, poi la sera eravamo tutti al pub del paese a bere birra e sangria. (Avevo 15 anni nemmeno, ma erano altri tempi, si riusciva ancora a fare senza troppi problemi...). Con me, alcune amiche della mia stessa età e alcuni amici più grandi di qualche anno, che per qualche motivo frequentavano il PG. Fu un'estate particolare per quell'associazione, perché c'erano 3 "animatori" un po' fuori dalle righe, molto divertenti e molto poco "educatori" sotto certi punti di vista. Poi sono stati cambiati e infatti non l'ho frequentato più molto. Le amicizie che ho avuto in quel periodo sono state davvero uniche.

IL PING-PONG: lunghi, interminabili tornei di ping-pong! A volte mi pareva che non facessimo altro, al PG, se non giocare a ping-pong, soprattutto quando pioveva. Ancora oggi quando vedo un tavolo non riesco a fare a meno di fare qualche tiro.

IL CONCERTO DEI BLUVERTIGO: per noi era l'estate dei Bluvertigo. Li ascoltavamo, ci piacevano molto e forse ci sentivamo anche un po' alternativi ad ascoltarli. In mezzo alle vicine montagne era stato organizzato un festival e ci avrebbero suonato anche loro, così ci siamo andati proprio insieme a quelli del PG. Una notte in tenda e via. Ci siamo divertiti moltissimo.

Foto dal sito Prospettiva Bluvertigo

GITA IN MONTAGNA: Abbiamo fatto anche un'altra gita in montagna, ma l'estate stava volgendo al termine, io l'incidente l'avevo già fatto e mi sentivo un po' così... in più le mie migliori amiche non c'erano, quindi è stato un po' uno spaesamento per me. Ma ci siamo divertiti e la ricordo con gran piacere.

LE SALOPETTE: Era l'estate delle salopette, da portare rigorosamente con la pettorina abbassata e le cinghie libere (o anche allacciate, volendo).

LE SIGARETTE: Sì, è stata l'estate delle prime sigarette, che fumavamo di nascosto e non sapevamo nemmeno fumare sul serio. Ricordo bene i pacchetti da 10 di Marlboro light che stavano a meraviglia nel taschino della pettorina della salopette.

LE FESTE DAGLI AMICI: Di tanto in tanto, anche noi ragazzine riuscivamo a partecipare a qualche festa a casa di qualcuno, la sera, e ci sentivamo grandi. Serate in giardino, al fresco se c'era, con le birre, il riso freddo, i profiteroles fatti da un'amica... Parlavamo di un sacco di cose interessanti e anche di parecchie cazzate. Sono anche iniziati i primi flirt seri, fra l'altro, anche se a me piaceva qualcuno che invece era interessato a qualcun altro.

LUNGHI GIRI IN BICI e pomeriggi in piscina: in bicicletta raggiungevamo tutto, casa di amici, sagre... ogni tanto uno strappo in auto dagli amici più vecchi ci portava a festeggiare un po' più lontano, all'insaputa dei nostri genitori che non sarebbero stati d'accordo di vederci salire con gente che loro non conoscevano. Ogni tanto organizzavamo un pomeriggio in piscina, tutti insieme, e ricordo che ci divertivamo moltissimo.

SORVEGLIATA speciale: mio fratello era a fare il militare, ma per fortuna c'era il mio vicino di casa (un anno più giovane di mio fratello, ma quattro anni più vecchio di me) a vegliare su di me, quindi mia mamma dormiva sonni (abbastanza) tranquilli... Devo ringraziarlo, forse se non ci fosse stato lui avrei goduto di un po' meno libertà.

Ringrazio Riky per aver ispirato questo post, se volete trovate qui il suo.



Commenti

Mi piace il modo in cui hai scritto il post, con distaccata nostalgia.
Anonimo ha detto…
Grazie per la citazione e il link :)

Beh, devo dire che la tua estate del 1998 è stata mooolto più movimentata della mia (la mia del '98 è stata comunque molto bella e assimilabile a quella del '97). E poi il mio massimo della trasgressività era guardare la vicina di ombrellone in topless, la tua le SIGARETTE :D e la SANGRIA :D

Comunque abbiamo una cosa in comune: anche io nel 1998 ho visto un paio di partite sul maxischermo, che purtroppo era stato approntato solo per le semifinali-finali, mentre l'Italia è uscita ai quarti...
Miky ha detto…
grazie @Daniele d'altra parte, è passato un sacco di tempo. Ma rimane un ricordo indelebile.

@Riccardo sai com'è, chi va con lo zoppo... quando giri con gente più grande finisci per fare cose da grandi, nel bene e nel male! :)
MikiMoz ha detto…
Immaginavo fosse stato ispirato da Riccardo!
Beh, un'estate di cambiamenti, ma di quelle che possono esistere solo una volta nella vita, perché gà dalla seguente cambia tutto!

Moz-
Miky ha detto…
Infatti @MikiMoz l'estate dopo avevo un moroso abbastanza noioso, l'unica cosa degna di nota fu il viaggio studio a Londra organizzato dal mio liceo. 10 giorni che per lo meno hanno sopperito al resto della stagione!!!
bob ha detto…
L'estate della rivoluzione per me e' stata quella seguente, sara' che sono un anno piu' giovane di te? :) Pero' nel '98 avvenne un fatto curioso: durante la finale, io ero davanti alla TV in cucina, mio padre al bar, e mia madre fuori in cortile a sorvegliare i miei due fratellini. Il piu' piccolo, 7 anni, ad un certo punto ha visto un ratto ed ha pensato di cercare di afferrarlo, il ratto lo ha morso, e quindi abbiamo passato la serata al pronto soccorso.
Miky ha detto…
@bob può darsi, comunque sia, se a diciotto anni si diventa ufficialmente maggiorenni, attorno ai quindici si diventa un sacco di cose... :)
Vedi che non immaginavo nemmeno avessi fratelli più piccoli?!
bob ha detto…
Certo, dai 15 ai 17 si cresce tanto e si attraversano mille fasi diverse, poi a 18 anni ti senti gia' grande e vissuto :)
Federica R ha detto…
Insomma una bella estate imperativamente divertente... Ah le feste in casa, quanto sono belle a quell'età? *.*

Post popolari in questo blog

Il mondo muto di Hector Mann

Insomma, Paul Auster. Il libro delle illusioni . David Zimmer è un professore universitario che d'improvviso perde tutto ciò che ama, in un modo che naturalmente sottolinea attraverso una serie di coincidenze: se non avessi, se l'insegnante di mio figlio non avesse, se... Ma è andata come è andata. Si rinchiude nel suo dolore e nelle bottiglie di whiskey quando, un giorno, guardando a caso una scena di un film muto, ride. Allora non tutto è perduto!, pensa. Sono ancora vivo. E così cerca di scoprire qualcosa su questo attore, Hector Mann, che è riuscito a farlo ridere in un momento tanto disperato. E scopre cose molto interessanti. Tipo che dopo il 1929 è sparito e di lui non si sa nulla. Sicuro come l'oro, ormai è morto. Decide di vedere tutti i suoi film, ma per farlo è costretto a viaggiare. E il fatto di dover anche prendere l'aereo non è cosa da poco, per lui. È interessante anche il suo incontro e dialogo con il dottor Singh, per farsi prescrivere de...

Tenacia

Solo io e le papere, ieri pomeriggio, imperterrite sotto la pioggia ai laghetti. Tenace è un aggettivo che mi piacerebbe mi venisse attribuito, non so quanto appaia all'esterno, anche se penso di sembrare meno tenace di quanto sia in realtà, o di quanto sia capace d'essere. Tenace sarà la mia parola di quest'anno, come aspirazione quanto meno, perché se non riesci ad attraversare tutto sempre con leggerezza, che è ciò che mi piacerebbe fare ma forse non è il momento giusto, allora è al tener duro che voglio aspirare. Forse mi prendo una pausa dal blog, che non importa a nessuno, ma devo dirlo a me stessa perché è sempre stato un bel rifugio ma ora non lo sento più così. Mi ci sento legata ma in questo momento il legame ha anche un sapore negativo, che non sto a spiegare, e credo di avere bisogno di liberarmene per un po'. Non un addio, solo un "non lo so". Ciao

Tuffi

Cercando un'informazione di cui avevo bisogno fra i messaggi WhatsApp con mio marito, ho trovato conversazioni risalenti a una delle tante vita di prima, più precisamente quella in cui nostra figlia era molto piccola e io lavoravo solo il pomeriggio. Trascorrevamo le mattinate insieme, inforcavo la bici e la portavo al parco, tornavamo a casa e faceva un riposino mentre preparavo il pranzo, insomma, tutte quelle cose che mi sembrano lontane anni luce, ormai. È stato un momento molto tenero, con svariati piccoli tuffi al cuore al comparire di una foto di lei addormentata sul divano mentre guardava George la scimmia o di quando ancora mangiava il pesce senza lamentarsi. Durante le vacanze, un giorno eravamo in acqua a San Vito lo Capo e Ale le stava facendo fare i tuffi in acqua, a proposito di tuffi, e a un certo punto ha detto: "Godiamocela finché è ancora così, perché durerà ancora poco". Altro tuffo al cuore. Uccisa. Vacanza rovinata. Grazie tante. No, scherzo, però ci ...