I giorni trascorrono tutti simili e tutti diversi, il fatto che sia luglio, caldo e soleggiato probabilmente contribuisce a far sembrare tutto più strano, privo della solita routine, più lento e spaesante. L'orologio mi serve più a vedere quanto poco rispetto gli orari e mi sembra quasi di essere di nuovo a scuola, quando le vacanze estive erano lunghe e non sapevi mai bene che cosa farne. Tranne che quella volta dormivo tantissimo e non avevo una figlia.
Però pian piano sono ritornata in me, anche se non è la me di prima. Ho ritrovato un centro, un equilibrio, e anche se a volte mi manca ancora qualcosa, è giusto, anche prima l'equilibrio non era sempre uguale. Insomma, ora sto bene.
La cosa che mi manca di più è lavorare, e mi chiedo davvero come e quando riuscirò a organizzarmi per riprendere in mano le redini. Perché allattare non è una cosa che posso delegare, e ho provato qualche giorno di latte artificiale perché credevo di non averne e alla fine mi sono sentita in colpa, perché sapevo che mi sarebbe bastato perseverare per avere di nuovo latte. E così è stato. Non so come e perché funziona così, ma perseverare sembra essere la soluzione a tutto, poi la natura sa cosa fare. Più attacchi il bebè al seno più latte produrrai, più lo prendi in braccio quando piange più imparerà a consolarsi da solo, più gli dai il latte non appena te lo chiede prima rinuncerà alla poppata notturna.
Ma da libera professionista e non godendo di nessuna maternità dovrò tornare a lavorare abbastanza presto, anche se a un ritmo meno sostenuto rispetto a prima, perciò probabilmente dovrò scendere a compromessi, quando e se servirà, e imparerò a non sentirmi in colpa e tutto il resto. Forse. Sono sicura che ci sia ancor un gran numero di ormoni a girare nel mio corpo e a pensare al posto mio, anche se di certo non come all'inizio.
Mi mancherà quest'anno una vacanza di quelle che ci piaceva organizzare di solito, anche se comunque anche quest'anno qualcosa faremo. E non vedo l'ora che Dafne sia un po' più grande per iniziarla a qualche viaggetto, perché voglio abituarla presto. Al momento ha appena iniziato ad apprezzare le passeggiate... e nemmeno sempre, ma credo sia colpa del caldo.
Mi è difficile pensare a come sarà la mia vita nei prossimi mesi, perché non so davvero come sarà. Ora che Dafne non ha nemmeno due mesi ci sta che il mio sguardo sia continuamente concentrato su di lei e sui suoi bisogni, su di noi come famiglia, su di noi come coppia che non è più sola, ma non sarà sempre così e a un certo punto rientreranno tutti quegli aspetti che ho messo in pausa. Non so come ma dovranno rientrare. È bello sapere di avere tutta una vita nuova, anche se simile a quella di prima, da costruire passo a passo. E niente, mi rende felice e sono passata qui per dirvelo.
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