Passa ai contenuti principali

Gennaio

Faccio 10 minuti di pausa perché me li merito, e perché comunque sono sottopagata ma non per questo non voglio lavorare bene, e le pause sono fondamentali per proseguire meglio in quel che sto facendo.

Sono cinquanta giorni che ho cambiato password varie e mi ostino a scrivere quelle vecchie. Automatismi, direi.

Sto continuando a lavorare molto da prima di Natale, ed è per questo che trovo poco tempo per scrivere altro. A volte ne ho voglia, ma poi non ce la faccio. Oggi mi ritaglio questo piccolo spazio.

Pensate, se non ci fosse tempo di merda dovrei anche far correre Zuma, e non ce la farei nemmeno a scrivere queste due righe. Per fortuna "brutto tempo" anche per i cani è uguale a "tanto sonno".

(Beati loro che se la dormono a manetta.)

Ho voglia di andare al cinema a vedere: "The Master", "Django Unchained", e se in qualche cinema passa ancora quello di Wes Anderson, "Moonrise Kingdome", pure quello. Ma alla fine diciamo diciamo, o dico dico, e ci ritroviamo a non avere mai tempo per andare. O voglia. E ce li guardiamo a casa quando si può.

Abbiamo rivisto "Voglia di vincere" l'altra sera, con il tato, chiaro. Ve lo ricordate? Michael J. Fox che gioca a basket e diventa licantropo? Non mi ricordavo che fosse tanto insignificante, e che alla fine ero così piccola quando lo vedevo da ricordarmi solo che si nascondeva le mani dietro la schiena e che poi a basket faceva tutto lui. Innamoramenti, ballo di fine anno eccetera eccetera erano totalmente nell'oblio. E sì che i contenuti erano scarsi!Però mi ricordavo che anche il padre era licantropo, quello sì.

Comunque volevo dire una cosa profonda sul mese di gennaio.
Gennaio è quel mese di passaggio in cui ti ritrovi con un pandoro ancora da finire e un sacchetto di carta pieno di crostoli (o frappe, o chiacchiere).

(A dire il vero noi abbiamo ancora una borsa con la cioccolata di Pasqua, sarà ora di buttarla.)

Questo succede solo da quando convivo, da mia mamma queste cose non accadono, non c'è scampo per i dolci. Non avanza nulla.

Abbiamo pensato alla lista nozze (ma non è che abbiamo ancora deciso quando ci sposiamo, è solo un'idea, anche perché prima mia nonna deve accettare il fatto che sto con uno juventino): vorremmo un tavolo da ping pong, un calcetto, un flipper, e una casa che abbia una stanza apposita per contenere queste cose. Vorrei anche la wii.
Abbiamo deciso definitivamente il nome che avrà nostra figlia (no, non sono incinta, ma meglio accordarsi subito, se dovesse capitare) e se salta fuori un maschio siamo d'accordo che io scappo di casa (voglio dire, moroso, figlio del moroso e cane, tutti maschi, tutti juventini - del cane non posso dire, ma sospetto - non ce la potrei fare).

Commenti

Post popolari in questo blog

Tenere il punto

Sparisco. Divento sempre più piccola e poi sparisco. «e io mi sento, io mi sento, io mi sento vagamente ridicolo» (va letta cantando) Mi sento piccola e ridicola e scompaio. Un buco nero, come nella canzone de i cani. Non posso contare più tutte le volte in cui è successo, perché ho permesso agli altri di farmi sentire così. Scontata. Inutile. Piccola. Non conto le volte in cui solo poi mi sono resa conto che ti mettono una mano sulla testa per schiacciarti giù in modo da sentirsi più grandi. Bravi, un applauso. Non conto certo nemmeno gli errori che ho fatto io, ma mai per rimpicciolire nessuno. Per insicurezza, senza dubbio. Per bisogno di attenzioni, sicuramente. Niente di edificante, certo, ma mai intenzionata a distruggere un altro per sentirmi migliore. E invece c'è chi lo fa, chi gioca, manipola, ti fa credere cose che non sono, ti tratta come se non importasse per sentirsi importanti, finché poi non importi davvero più. Bravi, un applauso anche a voi. Sono sparita e diventa...

Prime volte

Sono una grande fan delle prime volte, d'altra parte, chi non lo è. Sono irripetibili, anche se sono cose che poi ripeti, poche o tante volte, ma le prime restano indelebili, nel bene e nel male. Non sempre sono belle, il che depone a favore delle seconde, terze ed ennesime, a volte però sono straordinarie. Per fortuna che sono accadute, anche se peccato che non possano riaccadere allo stesso modo. Non ho mai sofferto di grandi nostalgie, ma si sa, l'età a volte fa questi scherzi. E comunque si cambia e anche questo ha una sua bellezza. Anche l'esperienza ha la sua parte di meraviglia. Non so perché si demonizzi sempre il trascorrere del tempo, ci si affanni nella corsa a cercare di andare all'indietro, continuare a sembrare giovani – sembrare chi non si è. Non ho voglia di sembrare chi non sono, una lotta che in qualche modo ho portato avanti da sempre. Non mi trucco per non nascondermi, non significa che non mi prendo cura di me. Non ho le sopracciglia dipinte e non m...

Sgretolarsi e (forse) ricomporsi

Provo a tenermi insieme, ma più spesso di quanto vorrei sento di sgretolarmi. Provo a tenere insieme tutte le parti di me che conosco, quelle che conosco meno, quelle che cerco di coltivare e provo a tagliare le parti che vorrei abbandonare, i famosi rami secchi, eppure ancora non c'è un tutt'uno. A volte mi pare che la risposta sia lì, a portata di mano. E forse lo è e solo io remo contro, mentre allungo il braccio. Ma tutta intera non mi ci sono mai sentita, nemmeno quando leggevo Caproni e credevo di capire tutto (ma avevo quindici anni e di sicuro non capivo niente). Provo a tenermi insieme e a capire a chi devo credere, di cosa fidarmi, chi temere. Percepisco un errore nel sistema e non so se tentare ancora di ripararlo o uscire a godermi il bel tempo. Dovrei propendere per la seconda, ma si sa, sono testarda. Oltre a cercare di tenere insieme me, cerco di tenere insieme anche tutto ciò che c'è fuori. Impresa titanica a dir poco che dovrei proprio lasciar perdere, ma a...