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Visualizzazione dei post da giugno, 2010

I muri intorno

Ora lo so che non sono fatta per sopportare la sofferenza. Non la mia, quella degli altri. La mia la sopporto abbastanza bene, credo, dopo lo smarrimento iniziale. Se è una sofferenza più profonda, una di quelle che ti si radicano nel cuore come un'erbaccia selvatica, quella allora di tanto in tanto riemerge. A volte riemerge appena in tempo perché la estirpi con un taglio netto, a volte si insinua subdola e invisibile all'interno di ogni piega, finché non fuoriesce tutta, implacabile tenace e insistente. E allora va smantellata con calma e pazienza, finché è sotto controllo abbastanza da lasciarti respirare. Ma quella degli altri non la puoi strappare via. Vorresti e non puoi. E finora sono stata fortunata, non perché ho sofferto poco, ma perché hanno sofferto poco le persone più vicine. E se hanno sofferto non erano così vicine come lo sono altre, e comunque i tempi di ripresa sono sempre stati abbastanza brevi. O almeno così all’apparenza. O forse ho voluto essere cieca. «Di...

oscillazioni

Lo so che non aggiorno un cazzo questo blog, ma abbiate pazienza. È un periodaccio. Che da una parte sembra andare verso il bene (vedi possibilità di work experience, forse, forse, eh, adesso incrociatele pure voi le dita; e abbastanza lavoro sul fronte correzione bozze), dall'altro va male (vedi salute babbo...). L'unico sole fisso e stabile attorno al quale posso girare costantemente sei tu. E oggi ho un gran mal di testa, e dormo poco e male, ma almeno piove e non fa troppo caldo, si respira e chissenefrega, tanto con che voglia ci andavo al mare?