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Visualizzazione dei post da ottobre, 2009

giorni a colori

Discorso a tavola con mio fratello: io: ma quand'è che c'è il medico di pomeriggio? lui: venerdì forse. io: no il venerdì è solo la mattina, il lunedì anche di pomeriggio. lui: ah sarà che mi confondo perché il lunedì e il venerdì hanno lo stesso colore. io: ah no, per me il venerdì è verde, il lunedì è rosso. lui: no il martedì è verde, la domenica invece è gialla... mia mamma: voi non siete normali.

Ieri...

Udine, ieri Sono in università e sto scrivendo a mano su un foglio bianco uno schizzo della presentazione della mia tesi, che ho consegnato in segreteria stamattina. E speriamo che vada tutto meglio che può. Che stranezza scrivere a mano dopo un bel po' che non lo faccio (a parte le firme degli 8000 documenti e moduli da firmare ogni volta che si deve fare qualcosa in questa benedetta università...). Sono talmente poco abituata che dopo tre righe la mano è già indolenzita, sarà per come tengo la penna, sarà perché ne è passato di tempo da quando prendevo giusto quel miliardo di pagine di appunti durante le lezioni di storia contemporanea, con il prof che in un paio d'ore (un'ora e mezzo grazie al fatidico quarto d'ora accademico di inizio e fine lezione) parlava sempre con lo stesso monotono tono di voce, e tu che inventavi le abbreviazioni più assurde pur di starci dietro (tipo stt=soprattutto). Eh sì, sto facendo la nostalgica. Non mi mancherà del tutto l'universi...

Yez

È arrivato il freddooooo, e il freddo merita un post, ma non oggi, devo scrivere il riassunto in tedesco della mia tesi. Mandi, buon freddo, copritevi, finalmente mi scrollerò di dosso questa estate che non voleva saperne di andarsene, poi arriverà il raffreddore e cambierò idea, ma finalmente ho freddo!

Fusa di testa

Ogni tanto ci penso, ma perché dovrei stare qui a scrivere cose che sapete già? E se non le sapete o non le volete sapere tanto mica venite qui a leggere. Poi mi ricordo che siccome sono molto divertente, a volte, forse saperle da me vi regala un sorriso, una risata di gusto, quindi penso che rendere questo prezioso servizio alla seppure esigua lista di persone che butta un occhio in questo blog è a volte una buona azione. D'altra parte però, è anche vero che il vostro eventuale benessere, di cui posso trovare riscontro solo nei commenti, o nel fatto che c'è ancora qualcuno che passa di qua per mezzo della "visita diretta" e non della casuale ricerca su google, non mi interessa proprio per niente ma mi fa guadagnare punti-autostima e punti-presunzione di cui vado oggettivamente ghiotta. Perciò, stavo pensando che potrei proprio scriverla questa cosa che pensavo e cioè che per esempio non sopporto le persone che dicono faccialibro invece di facebook, ma non quelli che ...