Cosa posso dire? Sto in ansia, come tutti. Leggo notizie, seguo inviati, cerco di distrarmi, di non pensarci – privilegio – poi sento gli aerei che partono da Aviano, i movimenti della base e la testa torna lì. Leggo approfondimenti, provo a capire, a capire cosa sarebbe meglio, come se, trovando una delle soluzioni migliori possibili significasse che, se la trovo io, figurati se non ci pensano loro. Io non la trovo, ma io sono solo io. Cerco di razionalizzare, continuo a lavorare, a pensare alla mia famiglia, ai suoi bisogni, al qui e ora, divento fatalista – preoccuparmi a che serve? Cosa cambia? – faccio una donazione, raduno abiti e coperte, ritorno alla mia vita, al mio lavoro. Poi mi dico "eh, ma anche tutte le altre, tutte quelle di cui si sa poco". Così mi sento anche un po' peggio. E ricomincio da capo. La notte dormo ma se mi sveglio non dormo più per un pezzo. E ricomincio di nuovo da capo. Leggo libri, non li leggo, guardo cose leggere per staccare la testa – ...
è soltanto una riscrittura della realtà.