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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

E basta

Se sapessi disegnare rappresenterei come un'ombra nera e indistinta, con un ghigno osceno e due mani sporgenti questa cosa qui. Questa cosa che non so come altro chiamare se non schifo. Ecco. Un'ombra nera che da sotto il terreno sporge e ti afferra le caviglie e cerca di tirarti giù. In questo momento, l'ombra afferra le caviglie del mio uomo e lo fa vacillare parecchio. Le mie le afferra ma ancora riesco a stare ben su, anche se le sento serrate e pesanti abbastanza da raddoppiare la fatica dei passi. Qualcuno vicino a noi, invece, è stato atterrato dall'ombra così, di punto in bianco. Si rimetterà in piedi, glielo auguro e lo so con certezza, ma al momento è stata atterrata. E non si rimetterà in piedi con un balzo, dovrà arrampicarsi a fatica, e sarà dura. La merda è merda ed è inutile stare qui a dire che supereremo anche questa e andrà tutto bene e staremo vicini. La merda è merda e ora una persona ci deve nuotare fino al collo, e noi solo da riva, ma con i pied...

Alieni

Per lavoro ho letto un libro davvero interessante, per quanto la storia possa essere vagamente assurda. E ne posso parlare perché è un libro che è già uscito qualche anno fa. Un bambino extraterrestre viene sulla Terra in un programma di scambio, e dovrà vivere per 10 anni con una famiglia terrestre. E l'assurdità non sta in questo, ma nel comportamento dei terrestri: il primo problema, da cui poi derivano tutti gli altri, è il sesso. Non si sa se il bambino proveniente dal pianeta Deneb, Mo, sia maschio o femmina, perché nel suo pianeta la cosa si viene a sapere solo molti anni dopo (quando il bambino ne ha 50, ma il tempo su Deneb passa in modo diverso che sulla Terra) e insomma, nessuno sa come comportarsi con Mo. A quale scuola andare, quali vestiti comprare, come arredare la camera? La cosa non sembrerebbe porre grossi problemi, almeno a me, però poi si vede bene come ragionano le famiglie con cui ha a che fare Mo: mentre ai maschi tutto è permesso (tranne commuoversi o b...

Belle cose

Quest'anno non è un anno semplice, per tanti motivi, e nonostante questo ci siamo sposati, anche se i mesi che hanno preceduto il matrimonio non sono stati sempre gioiosi, tutt'altro; ci sono state cose che ci hanno reso tutto un po' più complicato, ma forse è proprio per questo che è stato il momento giusto, perché quando va tutto bene è facile essere felici insieme. A parte questi anni di convivenza, abbiamo forse ancor più negli ultimi mesi avuto modo di fare il nostro corso prematrimoniale: sì, un corso che abbiamo fatto non con un "esperto", ma con la vita. Abbiamo visto che ci sappiamo sostenere a vicenda, che in fondo è quello che dobbiamo fare, null'altro. E continuiamo a sostenerci, soprattutto adesso che Ale vive un momento abbastanza difficile e mentalmente impegnativo, complicato. Che si debba rilassare, questo è certo, ma capisco anche bene il motivo per cui non ci riesce e sono qui a fargli sapere che io lo sostengo. Non è bello, per certi vers...

Se le cose fossero sempre facili, basterebbero gli stupidi

Di recente ho letto una cosa vera assai, e la sintetizzerei così: sottolineare le difficoltà che si affrontano per fare le cose non ti rende santo, ti rende soltanto un lamentoso in cerca di approvazione e consolazione. Fare le cose per come è giusto che vadano fatte nonostante le difficoltà che si possano incontrare, ma senza risparmiarsi e senza lamentarsi, questo ti rende una persona che sa il fatto suo e che avrà qualcosa da dare e da insegnare. E poi i risultati si vedono. E non ho altro da aggiungere sull'argomento.

Viaggio di nozze

Dopo lo scambio degli anelli abbiamo avuto qualche giorno di riposo, il compleanno di Ale festeggiato un po' in velocità perché dovevamo partire, la partita deludente dell'Italia e infine finalmente in viaggio verso la Scozia. L'avevamo tanto sognata e finalmente ce la siamo regalata: è stato un viaggio bello, ricchissimo di cose, talmente tante che sembra essere durato più di quel che è durato e talmente soddisfacente che eravamo perfino contenti di tornare. Ecco il tragitto: Edimburgo (2 giorni), poi abbiamo noleggiato un'auto e siamo andati prima a Stirling dove abbiamo visitato il castello, poi abbiamo proseguito costeggiando il Loch Lomond e attraversando i Trossachs, finché siamo giunti a Fort William. Qui abbiamo pernottato e poi siamo ripartiti, destinazione isola di Skye. Prima di entrare all'isola, sosta obbligata per visitare il castello di Eilean Donan, sosta più o meno casuale nella piccola e bellissima Plockton (dove, dopo tanta carne e tanta roba ...