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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Il ponte

Penso spesso di venire a scrivere qualcosa qui, ma poi sono presa da delle giornate frenetiche, frenetiche in modo diverso dal solito. Sì, perché se la maggior parte della gente è a casa a non sapere bene come passare il tempo e come far passare il tempo ai figli, io sono qui a cercare di incastrare lavoro e figlia, dando il cambio a mio marito che non sta lavorando ma, lo capisco bene, fatica a intrattenere tutto il tempo una quasi quattrenne. Mi piacerebbe non dover lavorare e stare in panciolle? Sì e no, qualche giornata così la potrei fare ma d'altro canto mi verrebbe l'ansia perché chissà per quanto potrò ancora lavorare, e se a un certo punto non potrò farlo perché il lavoro non ci sarà, di che viviamo? Non che sia tutto sulle mie spalle, sia chiaro, ma pure mio marito ora è libero professionista e nonostante i nostri personali salvagenti gli impegni sono tanti: mutui, mantenimenti e finanziamenti vari sono tutti soldi che escono. E alla fine è inevitabile pensare chi

Primavera fuori, inverno dentro

Ciao a tutti, cari voi, non ho molto tempo per scrivere sul blog perché in questo momento non c'è niente di semplice. Se qualcuno pensa che lo smart working sia compatibile con l'avere i figli a casa si sbaglia di grosso. Ma avendo figlia, marito, e figlio del marito allora forse qualche chance in più c'è. Sto cercando di adoperarmi per non rinunciare a fatturare ché, paradossalmente, ora sono io a fare il grosso del lavoro. Ossia, il mio settore, almeno sul momento, può continuare imperterrito, perché a distanza ci lavora da anni. Ma, come dicevo, con una bimba di quasi quattro anni che reclama attenzioni naturalmente non è semplice. Oggi era dalla nonna, la più giovane fra i tre, con molti sensi di colpa da parte mia che quasi non ce la volevo mandare. Ma ormai eviterò di farlo, anche perché mia mamma sicuramente dovrà recarsi a dare una mano ai miei nonni, e loro sì che sono anziani e malconci sul serio. È difficile per tutti. I nonni sono spaventati e sentono l

Rallentando

Puf! Ricompaio. Non sono sparita, sono solo stata presa dal vortice delle novità regional-nazional-internazional-planetarie, e come tutti seguo questa vicenda del coronavirus, con una certa tranquillità a dire il vero, salvo naturalmente fare maggiore attenzione alle norme igieniche e tutta quella roba lì. Sono contenta se la gente si lava di più, io che sono una da "doccia almeno una volta al giorno" (era una delle cose più difficili per me quando avevo la bimba piccolissima e capitava di essere sola: quando cazzo mi faccio la doccia? Non so stare senza. E lei nel passeggino stava buona solo qualche minuto...). Finalmente le persone si lavano bene le mani? Ah, be', era anche ora! In compenso, per quanto io dica alla mia piccola di starnutire o tossirsi sul gomito (l'ha imparato anche da Daniel Tiger, eh, non è che ci fosse bisogno del Ministero della Salute) lei continua a starnutirmi e tossirmi in faccia. Saliva a profusione. Ma almeno è mia figlia (e poi ci lavi