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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Grattacieli

Volevo scrivere cose ma il tempo, il tempo. E quindi vi lascio così. Mi piace quando  giri le poesie di lato e sembrano città in miniatura viste da molto lontano. Grattacieli fatti di parole. [Matt Haig, Come fermare il tempo. Mi piacerebbe sapere come fermarlo e riuscire a finire di correggere il librone infinito che ho sotto mano. Vi raggiungerò presto, dove, non so. :)]

L'angolo del consiglio libresco

Consiglio, non coniglio eh. Ieri sera ho finito di leggere Breve storia dell'ubriachezza e ne sono rimasta così piacevolmente impressionata che lo consiglio a tutti con grande entusiasmo. Il saggio – abbastanza breve e senza pretese di esaustività – è scritto in modo scorrevole e divertente, con una dose di umorismo decisamente inglese e senza dubbio ben riuscito. Pensate che l'altra sera mi ero fermata leggendo il titolo di uno degli ultimi capitoli, La Russia , perché ho pensato "Qui ce ne sarà tanto da dire, rimandiamo a domani". Be', credo sia uno dei capitoli più divertenti (più o meno), ma comunque tutto il libro è spassoso. Cancellate le immagini dei saloon che avevate causa film hollywoodiani, le immagini delle locande medievali e le convinzioni che avete avuto finora su che cosa stimolò l'evoluzione dell'essere umano. A quanto pare, 9000 anni fa l'uomo inventò l'agricoltura per potersi sbronzare. E fu così che nacque la civiltà.

Piani di (ir)realtà

Sei una bomba inesplosa. Stanotte quando Dafne mi ha chiamata, mi ha svegliata nel mezzo di un sogno in cui stavo formulando questo pensiero. E non lo stavo semplicemente pensando, stavo scrivendo mentalmente un post da mettere qui nel blog. Nel sogno, stavo facendo qualcosa a casa – tipo mettere in ordine la stanza di mia figlia – e intanto avevo questo pensiero in testa che avevo deciso di trasformare in un post. Come mi succede nella realtà: quando mi viene in mente qualcosa da postare qui ma non posso mettermi a scrivere nell'immediato, mi racconto il post nella testa, più che altro nella speranza di fissare i pensieri abbastanza da ricordarmene quando potrò mettermi al computer. Il pensiero che stavo fissando nel mio sogno, e che poi ho cercato di recuperare e fissare nella realtà, quando la piccola si è riaddormentata e sono tornata a letto, era proprio questo: sei una bomba inesplosa. E anche una bomba esplosa troppo in fretta («ho la strana sensazione di un

Solitudini

Al mattino, quando la piccola vengono a prenderla e non devo portarla io dai nonni, sono io a uscire con il cane a passeggio, magari un po' prima del solito. Ultimamente mi capita di incontrare l'ubriacone del quartiere sulla pista ciclabile, che passa e mi chiede: «Scusi, signora, che ore sono per favore?» (Oh, non crediate, non è sempre così gentile: una sera, dopo cena, era già buio, Zuma si è talmente spaventato vedendolo in lontananza camminare su e giù da solo, urlando e bestemmiando, che siamo dovuti tornare indietro e abbiamo dovuto prendere un'altra strada. Anche perché, non so, ma secondo me rischiavo di prendermi pure un pugno in faccia senza motivo.) Suppongo me lo chieda per sapere se è troppo presto per entrare in Pam a comprare la birra, questo lo deduco perché in altri orari lo vedo elemosinare fuori dalle porte automatiche per poi entrare e acquistarsi la "dose" (e discutere con la cassiera che sono dei furbi, perché la birra di quel marchio là n

Solo qualcosa

Certe giornate partono così, senza un motivo preciso. O magari sì, magari una canzone, una frase o una parola, un pensiero fugace e ti circondi di una certa sensazione vaga di malinconia.  Magari uno sguardo al calendario, o a una foto sulla libreria, un libro dimenticato, e ti catapulti davanti ad altri sguardi di partenze, da sopra un treno che non sapevi sarebbe stato l'ultimo, o un letto d'ospedale, o su soglie di case mai più riviste, o cancelli di scuola. Certe giornate sono così, e non basta il sole, il tepore di una specie di primavera anticipata, le frittelle o i cioccolatini, o i pennarelli, né i treni, le soglie, i cancelli di scuola futuri. A volte è una sensazione dolce ma si mescola a un'ansia che sembra immotivata, che ti fa dire un attimo, un momento, ho bisogno di fermarmi, respirare, assaporare e riordinare i pensieri. O abbandonarli. A volte il procedere di una giornata che non riesco a plasmare bene sotto le mie mani, che mi sembra sfugga ai mov

Scivolando

È sempre molto difficile quando hai in testa una cosa che vorresti realizzare ma sai che per farlo ci vuole del tempo. E io in quel tempo rischio sempre di perdermi. Perché prima ci sono le cose più urgenti, e poi ci sono gli inevitabili imprevisti della vita, o gli ostacoli, o i dubbi. Non sono brava con i progetti, sono più una che naviga a vista, ma ce n'è uno che mi piacerebbe riuscire a portare avanti nel medio termine, mentre quello nel lungo termine continua a sembrarmi solo un sogno molto lontano e – temo – di difficile realizzazione.  Vorrei impegnarmi di più per non perdere di vista entrambi, ché per molto ho pensato che non fosse il caso, poi sono diventata mamma con tutti gli aggiustamenti in termini di tempo da poter dedicare al di fuori della famiglia che ciò ha comportato, ma insomma, adesso che i ritmi sono di nuovo più normali, adesso che ci posso ripensare sul serio sono capitate delle contingenze che mi hanno ravvivato la voglia dell'obiettivo di medio p

La nausée, o meglio, la chinetosi

Volevamo andare in montagna ma pioveva sempre. Stamattina mia figlia mi ha vomitato tutto il succo di frutta sul giubbotto. Sto correggendo una traduzione dallo spagnolo fatta abbastanza di schifo. Abbiamo finito di vedere Il metodo Kominsky divertendoci molto. Abbiamo iniziato Dark e Nightflyers , ma mi sa che dovremo anche infilarci in mezzo qualcos'altro di divertente, altrimenti che ansia. Ho finito Il racconto dell'ancella (pare ci sarà un seguito, la Atwood ha avuto una illuminescion. Speriamo sia bello, di scoprire qualcosa che non ci è stato detto). Ho iniziato Eleanor Oliphant sta benissimo e vi dirò, mica male. Ho continuato un po' di Breve storia dell'ubriachezza e rido sempre moltissimissimo, anche perché mi immagino le frasi con la voce di @tegamini che l'ha tradotto, quindi effetto esilarante. Sono telegrafica. Oggi la giornata è partita col vomito quindi non abbiatemene, su. (La cosa positiva è che è lunedì. Sono le 14:50 e q