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Visualizzazione dei post da novembre, 2015

Scegliere

Non è certo l'operazione più semplice da fare. E non sto parlando di quando al mattino ti trovi davanti l'armadio a chiederti cosa indossare (problema che non mi riguarda, io lavoro da casa e non mi cruccio per nulla dell'abbigliamento!). Da freelance all'inizio cercavo di prendere tutto. Tutto quello che avevo dovevo mantenerlo "perché non si sa mai". No, ora ho imparato che non è detto. Che bisogna saper scegliere. Non solo quello che ti dà più guadagno, ma quello che ti porta da qualche parte. Questo per dire che pochi giorni fa ho scelto di rinunciare a un incarico che portava un'entrata, piccola, ma pur sempre un'entrata. I motivi sono stati tanti, ci ho riflettuto abbastanza ma la decisione sapevo di averla già presa a monte. Non mi stava più insegnando nulla, era pura routine alla quale iniziavo a dedicare poco tempo e pochissima qualità. E questa è una cosa che non mi piace per niente. Non aveva senso aumentare la qualità perché non mi

Più di questo

Ho talmente tante cose da dire che in pratica partorisco post mentre pulisco la cucina la sera, o quando sono in altre faccende affaccendata. E in bozze ne ho già almeno due, che però sto aspettando di terminare bene e di pubblicare in momenti in cui non ho altro di urgente da dire. Sono passati alcuni giorni dalla sera del 13 novembre, abbiamo letto, sentito, forse anche detto di tutto e di più, troppo probabilmente, in modo confuso quasi sicuramente. Sorrido molto, e amaramente, quando leggo quelli che sanno come risolvere il problema, e rido perché mi dico, se bastasse poco sarebbe già tutto risolto da un pezzo. Ma il mio esame di Storia delle relazioni internazionali, dal quale sono ormai passati dieci anni, lo ricordo perché pensavo che studiando quella materia ci avrei capito qualcosa di più. Certo, ci ho capito di più, e ho capito anche che è tutto così complicato – esasperato – che ne sono uscita più confusa di prima. Quanto meno, però, un po' più consapevole. Re

Farsi del bene

Era da un po' che non mettevo una foto  di canetto nel blog :) Ho iniziato a portare il mio cucciolo a educare un po'. La strada completa, se mai completa potrà essere, sarebbe di sicuro lunga, mi accontenterò di quello che il mio tempo e le mie tasche potranno permettersi. Perché un cagnolino tanto diffidente e pauroso di sicuro non sta bene. Non che stia male eh, passeggiata di 3 km ogni mattina, riposo sul divano mentre io sto di qua a lavorare, croccantini sempre di qualità, coccole la mattina e la sera, giochi e premietti vari durante la giornata... Resta il fatto che da solo non sa stare e delle persone continua ad aver paura. Quest'anno posso dedicargli un po' di tempo e di denaro, che non è una cosa così scontata – gli educatori si fanno pagare, e giustamente – perciò mi sono decisa.  All'inizio ero un po' titubante, ma devo dire che trovo la cosa piacevole, e anche lui. Ci siamo solo noi e l'educatrice e un sacco di wurstelini per quando s

Novità, tutte in nuce

Qui è tutto un fermento, in vari campi e sotto vari aspetti.  Arrivano proposte inaspettate – possibili  ma ancora solo in nuce – e il mio cervello inizia già a lavorarci sopra. E mi chiedo, ma sarò capace di fare una cosa così? Poi penso che in fondo lo stesso pensiero lo facevo altrove, per altri lavori, per altri nuovi inizi, eppure alla fine ce l'ho sempre fatta, e sempre dignitosamente, se non bene. Quindi dico sì, mettiamoci in gioco, poi penso oddio, ma il prossimo anno come sarà? – perché voi non lo sapete, e dirvelo qui per inciso invece di farci un post ad hoc non è una scelta così causale, davvero, dicevo, voi non lo sapete, ma se tutto procede bene, il prossimo anno diventerò mamma – e insomma, come fare? Cosa fare? Tante domande, e poi so già che vorrei far tutto, e se penso che anni fa tutte queste cose, mio Dio, me le sognavo e le credevo lontane e impossibili e ora sono quasi tutte qui, a portata di mano, magari meno pretenziose, eppure eppure... Eppure, sono m