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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

Solo una volta è la prima volta

È strano come di prime volte ce ne siano tantissime, eppure ciascuna è solo una e unica e irripetibile. Quando te ne rendi conto cerchi di vivertela fino in fondo, anche se di solito la foga della prima volta ti fa andare a precipizio per provare tutto, tutto insieme: però avrai letto un libro per la prima volta solo una volta, avrai incontrato una persona per la prima volta solo una volta, avrai visto un film, partecipato a un concerto, a un festival, corso per tanti chilometri, passeggiato in riva al mare della Grecia o fino in cima a una montagna o per le strade di Lisbona per la prima volta solo una volta. Non vuol dire che non lo farai più, e questo è rassicurante. E a volte le seconde, terze, quarte volte possono anche essere meglio. Ma quando la prima volta è bella, cercherai sempre di sentire di nuovo quella sensazione lì, e forse non ci riuscirai mai, e anche se ti racconterai la bugia che è come la prima volta, non lo è davvero mai. Le cose cambiano sempre e sarà che sto inve

Il bandolo della matassa

Quando ho bisogno di riconnettermi, con la realtà oppure con me stessa, ci sono due tipi di luoghi in cui mi trovo davvero bene: uno è la montagna, o comunque un posto in mezzo alla natura che sia poco frequentato, lontano dai rumori umani. L'altro è la libreria. Sabato pomeriggio il tempo non era granché e mi sono rifugiata in libreria. Come in mezzo al bosco prendi un lungo respiro di aria pulita, anche lì ho chiuso un attimo gli occhi e preso un lungo respiro prima di iniziare a orientarmi. Potenzialmente, come in montagna, se non fai attenzione ti puoi perdere, e anche fra gli scaffali della libreria, per quanto tu sia un assiduo frequentatore, il rischio è di smarrirsi. Le proposte sono tantissime ed è difficile scegliere, o almeno soffermarsi su quelle giuste. Non amo leggere mille trame nelle bandelle per poi ritrovarmi a non sapere cosa scegliere perché nulla mi convince o troppe cose mi convincono. Perciò di solito entro con un'idea precisa e poi mi lascio ispirare da

Pezzi

 «Non riemergo mai integra dai disastri» ho letto qualche giorno fa in un post di una persona che ha appena perso la madre. Non mi sento a pezzi, ma sento di aver perso molti pezzi per strada, non so da quando. Forse da molto presto, quando mi stavo ancora costruendo e sono stata ferita. Forse questo ha minato la base su cui poi ho costruito il resto malamente, come mi veniva, un pezzo alla volta. Le basi solide si possono mai recuperare? Gli altri crolli, nel corso del tempo, sono avvenuti per colpa mia o per colpa degli altri e delle aspettative? Forse è un concorso di colpe. Cosa posso costruire davvero ora che mi sento in un vortice di incertezza? Come posso riuscire a dare un senso, a dare fiducia alle cose, di qualunque tipo esse siano? Provo a respirare a fondo, due, tre, quattro volte. Ricominciamo da capo. Dopo giorni di pioggia anche se non ininterrotta, stamattina mi sono svegliata e c'era il sole. Mentre accompagnavo Dafne a scuola, mi ha chiesto "Ma mamma, dov'

Cuore anoressico

Quante volte si deve ascoltare una canzone perché smetta di fare male?  Dopo aver lavorato tanto i giorni scorsi ho avuto una mattina libera, e ne avevo davvero bisogno. Ho fatto delle cose in casa che erano da fare, sono andata a correre, rientrata ho continuato a fare ginnastica con pesi, cavigliere e un po' di yoga alla fine perché avevo bisogno di sfogare ogni centimetro di tristezza. Un pochino è servito. Ho mangiato solo un'insalata, perché mi sentivo il cuore così pesante che non riuscivo a pensare di fare di più. Ma prima, mentre passeggiavo con Zuma, subito dopo aver portato Daffy a scuola, avevo ascoltato una canzone di Giorgio Canali che mi ha completamente annientata, per quanto l'ho sentita mia e anche per quanto mi è sembrata bella, e allora l'ho riascoltata all'infinito perché era bella e perché mi faceva piangere, anche se le lacrime mi scendevano mentre camminavo per le stradine del quartiere e la gente mi guardava un po' strano. Pensavo che asc

Cose che si salvano, sperando di salvare anche me.

È stato un weekend impegnativo, ma bello. Venerdì sera ho avuto la mia prima esperienza di adrenalina da palco con il coro, be' se escludiamo il teatro alle medie, soprattutto quello di francese, dove dovevo interpretare una signora mezza pazza che trovava il Gatto con gli stivali (madonna che roba, avevo i capelli lunghissimi fino al sedere, all'epoca, e il tizio che era venuto a dare consigli alle prof per le nostre interpretazioni pensò bene di sfruttare la cosa facendomi diventare una specie di gattara, con indosso una vecchia vestaglia da notte di mia madre, e dovevo prendermi i capelli tra le mani e tirarmeli di qua e di là. Mi vergognavo come una ladra, ma il pubblico rideva molto, quindi era efficace. :D). Ma il coro è stato molto bello tanto che sabato ero quasi in down al pensiero che per un po' non penso proprio replicheremo, ed ero quasi senza voce per quanto mi sono sgolata. Credo di aver anche buttato fuori un sacco di roba, intendo di emozioni, e probabilment

Capire che farne

Sia Invisibile di Paul Auster sia Il mio anno di riposo e oblio di Ottessa Moshfegh sono stati due viaggi strani. Il romanzo di Auster ti porta in meandri inesplorati della mente e della passione erotica, ma anche del bisogno di giustizia e come al solito finisce che non sai bene cosa di quel che è successo è successo davvero, che cosa è realtà e cosa no. Fermo restando che non ha molta importanza, le sensazioni rimangono comunque. Il mio anno di riposo e oblio racconta invece di una giovane donna che cerca di stordirle tutte, le sensazioni, sperando in una rinascita finale. E così mi sono chiesta cosa sia meglio fare, stordire tutto, spegnere il volume del mondo esterno o vivere le sensazioni fino in fondo, con violenza quasi? Ci sono momenti in cui, perché cambiamo noi o perché cambia qualcosa in ciò che ci circonda, il corpo sembra avere frequenze diverse da quelle che abbiamo sempre conosciuto, le percezioni cambiano, tutto sembra arrivare con più forza e lasciare segni più prof