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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Pace

Naturalmente tutto è andato bene, come quando mi agitavo prima di un esame all'università e poi alla fin fine era quasi una passeggiata. E di passeggiate ora è la stagione, che mi ricarica e mi rende felice, perché sono un po' meno impegnata del solito – all'incirca – e riesco a godermi il mio tempo. E non vorrei fare niente di meglio o di più di questo, se non godermi il mio tempo. Cerco di farlo nel migliore dei modi, sfruttando anche la fortuna di fare un lavoro – più lavori? – che mi piace e il fatto che ormai la scadenza è agli sgoccioli e tutti sanno di dovermi dare un po' di tregua. Fra un po' la tregua me la prendo tutta e me la assaporo con calma, proprio come ho fatto oggi pomeriggio, di ritorno dalla biblioteca, con una pallina di gelato al limone. Mai mangiato gelato al limone prima, ma si sa come cambino i gusti in certi momenti... e allora che gelato al limone sia, fra l'altro con il caldo di oggi pomeriggio non appesantisce e fa sentir bene. Mi

Sistemare la corazza

In questo momento mi sento molto triste. La giornata è bellissima ma io sono agitata, perché nel pomeriggio ho la terza – e potenzialmente ultima – ecografia, quindi come sempre sono in ansia, per la paura che qualcosa non vada bene. È incredibile quanto all'improvviso hai paura che un'altra persona, che quasi ancora una persona non è, anche se forse lo è già tantissimo, stia male, abbia qualche problema, debba vivere qualche difficoltà. Non mi lascio travolgere da questi pensieri, penso positivo, ma una punta di ansia nascosta sotto l'ottimismo ovviamente la provo sempre. E da qui in avanti sarà sempre così, sempre di più. È in questo modo, suppongo, che si comincia a passare da figli a genitori. Vorrei che questo pomeriggio lui potesse essermi accanto, ha fatto il possibile per esserci ma io non gli ho fatto pesare nulla, gli ho detto non preoccuparti, se col lavoro non ce la fai ci vado da sola. D'altra parte alla morfologica, che era la prima vera ecografia in

Della mela, la buccia

Anche a voi capita, quando svuotate un armadio e buttate il vecchio, sistemate il garage e passate in discarica (magari facendo anche più viaggi) di sentirvi poi inspiegabilmente più leggeri? Come se aveste messo ordine nella vostra anima, nella vostra vita, oltre che nella vostra casa? Io avrei bisogno di più tempo per cose del genere, soprattutto adesso che lo spazio mi serve davvero e che non so poi quando avrò di nuovo tempo per questo. Sono un'accumulatrice di cose, per fortuna solo a breve termine, ma prima di decidermi a buttare e riordinare mi devo rendere conto che c'è davvero un gran caos. Un po' è colpa della casa piccola che non permette di avere un posto per tutto – soprattutto per quelle cose che dovrò buttare prima o poi ma che aspettiamo ancora un po' perché non si sa mai – ma anche perché lavoro a casa e non ho uno studio, quindi lo spazio si riduce ancora, accumulo carta che prima di buttare devo essere sicura non mi servirà più e poi, trasferisco d