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Visualizzazione dei post da settembre, 2015

Respirare bene

Quando ho detto che il martedì è il mio lunedì, avrei dovuto aggiungere "ma non parliamo poi del mercoledì". Sto per entrare in un vortice di burocrazie/appuntamenti di vario genere e mi sale già l'ansia. Come al solito, lo so, la prima cosa da fare è prendere e cominciare dall'inizio, ma come sempre prima dell'inizio sono tutta angoscia pura. Anche perché a tutto questo si aggiunge che il lavoro continua a esserci e le scadenze continuano ad andare rispettate. Perciò, per prima cosa, non dovrei venire qui a scrivere un post appena mi metto l'animo in pace perché quel che oggi dovevo fare sono uscita e l'ho fatto, e dovrei piuttosto portarmi avanti con il lavoro, così che un altro pezzetto di ansia se ne vada a quel Paese. Perché alla fine è un pezzo alla volta che si finisce tutto, mica tutto insieme. Ma la visione d'insieme spaventa eccome. Allora niente, un passo al giorno, una cosa per volta. Tanto mica devo essere WonderWoman no? Mica nessuno si

La gogna

No, non ci sto alla gogna mediatica, soprattutto se perpetrata da persone dalle idee alquanto discutibili. Sì, sto parlando di lei, di miss Italia. Sì, certo che ha detto una stronzata, ovvio che un po' di bonaria presa in giro se la merita tutta, ma da qui alla cattiveria offensiva, l'indignazione pura, be', no non ci sto. No, io a diciott'anni non avrei detto una cosa del genere, ma se avessero registrato le cazzate dette da non so quanti di noi quando avevamo quell'età, forse ci meriteremmo tutti la nostra serie di video ironici e meme esagerati.  Ah, aspetta non serve nemmeno una registrazione, basta andare a vedere qualche status di Facebook di qualcuno dei grandi intelligentoni, che diciott'anni non li ha più da un pezzo, diventati improvvisamente esperti di storia contemporanea per leggere cose come: Quando c'era Mussolini... Le scie chimiche... Va be', devo continuare? No, ovvio che fa incazzare che una persona che non è in grado di

Il martedì è il mio lunedì

O meglio, il martedì è il giorno in cui di solito devo fare sul serio: ho delle scadenze ed è raro che di lunedì riesca ad anticiparle. Peccato, perché il martedì sarebbe una buona giornata di nessun'altra distrazione e potrei ambire a riposarmi, solo che io che procrastino il riposo pomeridiano più o meno me lo posso solo sognare (a occhi aperti, s'intende). Ieri poi è stata una giornata di assoluta perdita di cognizione di tempo, luogo e spazio (dell'anima) e vi racconterò fra un po' il perché, ora ancora no. In ogni caso va tutto bene, e la mia caviglia sta meglio. Anzi, sta bene, e posso passeggiare con canetto, che è la cosa che più mi è mancata la scorsa settimana. Io non ce la faccio a stare senza muovermi quotidianamente! E poi ho pensato che non vi aggiornavo e magari pensavate che fossi ingessata o chissà che altro, invece no, sono qui in prima linea a scrivere tantissimo e leggere altrettanto. Fra le cose che la caviglia mi ha impedito di fare – qu

Evitando le buche più dure

E non prendendole in pieno come ho fatto io ieri pomeriggio al parco. Abbiamo portato a sgambare i cani, mio e della suocera, e ho ben pensato di infilare il piede in un buco che non avevo visto, slogandomi la caviglia. Dolore! E ora più che dolore, gonfiore e paura di appoggiare il piede. Spero che passi tutto da solo, ma mi sa che una capatina dal medico domani dovrò farla (se qualcuno mi accompagna, visto che di guidare non se ne parla). Insomma, sono giorni che sono felice per altri motivi, e devo dire che questa semi-battuta d'arresto non mi ha scalfita più di tanto, nonostante avessimo programmato un bel weekendino. Dovevamo andare ieri sera alla festa medievale di un paese qui vicino e oggi a camminare in montagna con relativo picnic. Ieri sera mio marito si è fatto prendere dalla pietà e ha deciso che alla festa medievale ci sarebbero andati oggi pomeriggio, così non mi hanno lasciata sola (io a dire il vero spingevo perché andassero, lui e il bimbo, ché già ero inferma,

Settembre di novità

Eh lo so, è ora di aggiornare questo blog, sono un po' latitante, seppur per ottime ragioni. Da questo settembre ho un lavoro nuovo: uno in più, non uno che sostituisce il resto. Scriverò dei pezzi per un settimanale per ragazzi che esce con dei quotidiani del Nordest, quindi il tempo per me sarà ancora più ridotto!!! Sono felicissima di questa opportunità, anche se questo mese sarà intenso dato che ho in ballo anche una traduzione e altro lavoro redazionale, e naturalmente tutte le scadenze tendono a sovrapporsi di continuo. Ciononostante, non sono mai stata contenta di essere così stanca. La settimana scorsa c'è stata la prima riunione di redazione, una giornata che mi ha dato moltissimo: il gruppo di lavoro è giovane e dinamico, creativo e assolutamente alla mano. Mi è piaciuto tanto. Purtroppo ho l'impressione che il tempo da dedicare al blog sarà ancora meno, ma non è detto che non sia così brava da organizzarmi e aggiornarvi lo stesso. Anche se scrivi di qua