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Evitando le buche più dure

E non prendendole in pieno come ho fatto io ieri pomeriggio al parco. Abbiamo portato a sgambare i cani, mio e della suocera, e ho ben pensato di infilare il piede in un buco che non avevo visto, slogandomi la caviglia. Dolore! E ora più che dolore, gonfiore e paura di appoggiare il piede. Spero che passi tutto da solo, ma mi sa che una capatina dal medico domani dovrò farla (se qualcuno mi accompagna, visto che di guidare non se ne parla).
Insomma, sono giorni che sono felice per altri motivi, e devo dire che questa semi-battuta d'arresto non mi ha scalfita più di tanto, nonostante avessimo programmato un bel weekendino. Dovevamo andare ieri sera alla festa medievale di un paese qui vicino e oggi a camminare in montagna con relativo picnic. Ieri sera mio marito si è fatto prendere dalla pietà e ha deciso che alla festa medievale ci sarebbero andati oggi pomeriggio, così non mi hanno lasciata sola (io a dire il vero spingevo perché andassero, lui e il bimbo, ché già ero inferma, almeno volevo evitare i sensi di colpa). Ma lui (cariiiino!) voleva un week-end tutti insieme e ci è rimasto male.
Poi gli ho detto di smetterla di esserci rimasto male che quella con la caviglia menomata sono io :D
Comunque fatto sta che ieri sera ci siamo guardati Billy Elliot, e va detto che un film bello risolleva sempre le sorti di una serata sgrunt, e che ora loro due sono andati alla festa, io ho un po' di pace in casa e siccome non ne posso più di leggere il libro che stavo leggendo né di fare altro sul divano, ho spostato di qua il pouf per tenere la gamba alta e mi sono messa al lavoro.
Almeno non spreco il mio tempo a indolenzirmi la schiena mentre non faccio altro che poltrire. 
La vera domanda è: finché ho la caviglia fuori uso, chi passeggerà il mio cane? Voglio dire, oggi ci ha pensato mio marito, ma dubito che si alzi prima per riuscire a farlo prima del lavoro. Dovrò fargli fare le corse in giardino – al cane, non al marito –  e, stando al meteo, sotto la pioggia.
Ma è pur vero che dobbiamo imparare a non sentirci indispensabili, giusto? Siamo sempre sostituibili. Poi ne riparliamo quando nessuno avrà passato l'aspirapolvere, o pulito il bagno, o fatto i letti eh... 
In ogni caso, non siamo indispensabili e dobbiamo imparare a lasciarci aiutare, quando serve. Ammetto che in questo momento non mi dispiace, ma, sapete una cosa? Ultimamente poche cose mi irritano o mi dispiacciono, mi lascio molto trasportare da quel che capita, se non posso evitarlo. Mentre, d'altro canto, lavoro sodo per man
tenere quello che voglio tenermi stretto. A questo proposito, ho passato una settimana di fuoco fra nuove e vecchie mansioni, e ogni volta mi sono ritrovata alla sera stanca e soddisfatta. Caviglia mia, mi permetti di concentrarmi sul lavoro perché per quello mi bastano le mani, e lasciar perdere tutto il resto... quindi, non posso nemmeno arrabbiarmi troppo con te. (Ieri, però, quando per una frazione di secondo ho temuto di essermi rotta qualcosa non la pensavo in termini così positivi.)
Però, preoccupazioni a parte, avete presente quando alla fine del film Billy spiega come si sente quando balla? Ecco in questi giorni mi sento così, solo che ogni tanto volare porta anche a qualche conseguenza un po' così, e diciamo che mi sono un attimo resa conto che è meglio se resto con i piedi per terra. Più o meno.

Commenti

bob ha detto…
guarisci presto e penso sia meglio se lo vedi un dottore. ciao.
Miky ha detto…
grazie, infatti ci sono andata e per fortuna non è nulla di che. ciao!

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