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Tè (anche se alle 4, ma io c'ho freddo)

Piccola pausa dal lavoro.
Mi piace correggere direttamente in Indesign, anche se so che il processo che mi porterà alla cecità sarà più veloce.
Oggi avrei voluto dormire fino a tanto tardi, ma c'erano troppe cose da fare stamattina e quindi sono stanca e credo che fra poco mi godrò la mia pausa tè, altrimenti non connetto più. Oh, ragazzi, non posso specificare per ovvi motivi, ma dopo la sottospecie di roba che ho corretto stamattina posso serenemante affermare che chiunque può pubblicare un libro, della peggior fatta. Davvero. E non con l'autopublishing, proprio attraverso il canale tradizionale.
Boccaccia mia statte zitta, è una frase che ultimamente mi ritrovo a ripetere spesso.
Vi ho detto che abbiamo rilitigato coi vicini? Meno male che siamo pantofolai e non torniamo mai a casa tanto tardi, quindi nessuno può lamentarsi che il cane non li fa dormire. Devo trovare il modo per assicurarmi che impari a stare buono, ma non posso portarlo a addestrare o correggere il comportamento, al momento non è il caso di spendere soldi extra. Però mi sto impegnando per fare un pochino di addestramento casalingo, dieci minuti due o tre volte al giorno quando riesco, e poi a non cagarlo troppo durante il giorno e limitare le coccole a quando è tranquillo, altrimenti si esalta e non si finisce più. Ma è così carino, come si fa a resistergli. Però davvero, mi impegno più che posso. Tanto più che il cane se è dentro casa e fa casino nessuno può darti multe o robe simili, ma mi interessa più che altro che il biribullo stia bene. Sì, e anche che ai vicini non venga in mente di rigarci la macchina o fare altro. Rosa e Olindo li ho soprannominati. Per fortuna il mio moroso non si fa intimidire da niente (no perché dovete capire, il cane resta a casa da solo una volta ogni morto di papa, io lavoro qui e lui dormicchia, poi lo porto a passeggio un'infinità di tempo, faccio del mio meglio sul serio, e poi ce lo portiamo dietro quasi sempre, solo perché non vogliamo che i due rompano il cazzo, il problema è che così lui non si abitua e insomma, è come il cane che si morde la coda, per usare un cliché appropriato). Tanto più che sono un po' di giorni che mi accoccolo accanto al mio moroso e gli dico che mi deve difendere dai vicini che ho paura (per fare la cretina, ovvio).
Finché non arriva l'esercito credo di essere abbastanza tranquilla e a posto con la coscienza.
Dunque diciamo che qui è la solita vitaccia, e adesso devo ritornare al libro che sto correggendo, che per fortuna, al contrario di quell'altro, non è niente male.

A presto!

Commenti

bob ha detto…
i problemi con i vicini sono universali. quando ero in Italia e vivevo ancora con i miei qualcuno taglio' un albero nel nostro giardino. cosi', a sfreggio, perche' mio padre litigava spesso con i vicini, tutti, per via dei parcheggi. invece qui in piena campagna elettorale ho messo un bell'adesivo di Obama sul paraurti e il giorno dopo ho trovato un foglietto minatorio sul parabrezza. di conseguenza ho messo un altro adesivo di Obama sull'altro lato del paraurti. quella notte mi hanno rigato la macchina.
Miky ha detto…
ah, che stronzi. però hai fatto bene a mettere un altro adesivo, è uno dei motivi per cui non mi dispiace avere la macchina vecchia. che la righino pure, sai che mi frega :)

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