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Fotografie

Ho visto la foto di una conoscente su Instagram, una foto in cui lei era circa ventenne credo, si chinava verso la madre, che invece era seduta e tendeva le mani come a tenerle la testa prima di, immagino, un bacio affettuoso. Un momento rubato, di una persona che ho conosciuto moltissimi anni fa ma che conosco poco, ma non ha importanza questo, quell'attimo colto da chissà chi mi ha provocato un tuffo al cuore. Il tuffo al cuore perché so che quella mamma non c'è più e mi domando quanto possa mancare alla figlia l'affetto che traspare da quella foto. E poi un tuffo al cuore perché io non ho un ricordo così, con mia madre, ma non perché non ci fosse qualcuno a immortalarlo o raccontarlo, ma perché da una certa età in poi almeno, un certo tipo di gesto affettuoso è venuto a mancare sempre.
Mi chiedo quanto questo abbia influito su un certo mio sentire, sulla mia difficoltà ad avvicinarmi ad altri, sulla sensazione perenne di un abbraccio mancato. Che provo in tutti i modi a non far mancare mai a mia figlia, spero di perseverare e non farglielo mai mancare nemmeno quando sarà grande, quando io lo vorrò ancora e lei non lo vorrà più, anche se spero che non smetta mai di volerlo o di chiederlo.

Stanotte ho sognato il terremoto. Non so perché, forse perché Dafne ieri o l'altro ieri mi ha chiesto se sapevo cosa si deve fare quando c'è il terremoto (hanno fatto sicuramente esercitazione a scuola). È sempre destabilizzante, come sogno, con tutto che nella realtà non l'ho mai provato, se non scosse lievissime senza alcuna conseguenza.
Forse è per l'impotenza delle cose più grandi di noi.
Non lo so.

Inizia una nuova settimana, con il sole che splende, almeno per ora, e con me che mi chiedo se e come devo cambiare le cose che non vanno. Ma intanto le giornate devi farle procedere, gli impegni già presi incombono e non sempre focalizzo. Ho corretto un libro che parla di vittoria e che mi ha fatto sentire una perdente, non nella vita ma come carattere e atteggiamento, e credo che sia vero. Non mi sto autocommiserando, sono più in fase di elaborazione, penso, come la rotella che gira intanto che aspetti che si carichi la pagina.

Ma ovviamente la pagina devo progettarla io e tutta quella roba lì.



Commenti

Davide CervelloBacato ha detto…
Mi hai smosso qualcosa in testa (una rotella è presa a girare pure a me) con queste tue parole. Sì... mi è piaciuto questo breve momento di riflessioni che hai voluto condividere.
Miky ha detto…
Grazie Davide :)
Quante foto sprecate che facciamo. Ho perso mia mamma da poco più di due mesi e sapessi quanto mi spiace non avere paccate di foto con lei!

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