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Andrà.

Ce la sto mettendo tutta per sentirmi di nuovo felice e leggera, ma non ci riesco. Lo sono, sono felice so di avere motivo di esserlo e va tutto bene per la maggior parte del tempo, eppure continuo a sentirlo quel qualcosa che mi si scuote in fondo al cuore, o in fondo allo stomaco, ancora non so localizzarlo, e che tenta di allungare i suoi tentacoli scuri e prendersi tutto.

Sto cercando di semplificare le cose per avere meno distrazioni dalla concretezza.
Sto provando a stare lontana dalle distrazioni effimere.
Sto cercando di leggere perché è un rifugio sicuro in cui ogni sentimento o emozione, pur provandoli, puoi relegarli a una realtà che è altra.
Sto provando a evitare ciò che è doloroso o che può diventarlo.
Oggi è il 20 luglio e sono ancora qui, dopo mesi, che cerco di grattare via la ruggine.
Di districarmi dalla mia mente per tenerla più sgombra, per dormire meglio.
Ora non ho più il problema di non riuscire a dormire, ora dormo profondamente, faccio sogni agitati e poi mi riaddormento e quando mi sveglio sono così stordita che dormirei ancora.
Se potessi passerei la giornata a dormire e basta. Per fortuna non posso e in fondo so che non voglio. Sono consapevole di essere fortunata a riuscire ancora a scacciarli via i tentacoli scuri che provano ad avvilupparsi attorno al mio cervello. So che c'è chi non ci riesce e soccombe. A volte sembra un lavoro durissimo e forse per questo la sera crollo sul divano.
Penso di aver avuto un altro attacco di panico, qualche giorno fa. L'ho accettato e ho aspettato che se ne andasse.

Penso di avere bisogno di agosto e di staccare un po' da tutto.
Per fortuna manca poco.

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Tenacia

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Sì, anche quest'anno arriva la storia di Babbo Natale

Tant'è che anche questo 2023 se ne sta andando e io arrivo alla fine di questo anno con una sensazione di piacevole sorpresa per ciò che è rimasto e non è andato via nonostante tutto, di meno piacevole rassegnazione per ciò che invece sembra via via sfuggire fra le dita, e di un grande punto di domanda su ciò che mi riserverà il 2024. Ma diciamolo piano, perché le annate pari ci hanno dato gatte da pelare (vedi il 2020, anno bisestile come il prossimo) quindi consiglio una bella ravanata alle parti basse per gli uomini e qualunque sia l'equivalente femminile di un gesto scaramantico per le donne (merda, neanche questo abbiamo, poi dice che il patriarcato non esiste). Qualcuno narra (io, viste le interazioni qui dentro) che ormai la tradizione del nostro Babbo Natale in trouble non possiamo proprio evitarla e pare vada riproposta ogni anno come Una poltrona per due , Trappola di cristallo e Mamma ho perso l'aereo , ma non prima di aver mandato un affettuoso saluto ultraterr