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Scivola via

Ogni mattina, o quasi, passeggio con canetto e più o meno incontro sempre le stesse persone. Genitori che si sono attardati fuori da scuola dopo aver portato i figli, quelli che escono più tardi a portare all'asilo i più piccoli, altri padroni di cani, il tipo che mi saluta sempre con un sorriso gentile da anni ma con cui non ho mai parlato, la ragazza altrettanto gentile con cui ho chiacchierato per la prima volta solo pochi mesi fa... E poi c'è lui, l'anziano che anche nelle mattine più spompate mi svolta l'umore. Ogni mattina, con qualsiasi temperatura, lui arriva al parco con la sua bicicletta, la parcheggia e inizia a correre, poi si ferma a fare un po' di esercizi con gli attrezzi del parco, e poi non lo so, perché a quel punto io proseguo e finisco il mio giro. Ma so che se uscissi più tardi, come succede nei weekend, lo rivedrei mentre cammina fianco a fianco con un amico, un amico che probabilmente come attività fisica oltre la camminata non va, e si fanno le vasche su e giù per la pista ciclabile chiacchierando del più e del meno.
Lo ammiro molto, credo abbia un'ottantina d'anni, forse poco meno.
Ammiro la sua costanza e la sua tenacia, mi piacerebbe poter dire di essere una persona che di tenacia ne ha altrettanta, ma non ne sono più tanto sicura.
Questa settimana alla fine è passata, meglio di quanto si fosse preannunciata anche se l'umore è altalenante. Forse la mia dose di tenacia l'ho dimostrata anche io, lavorando sodo per essere sicura di riuscire a finire quel che devo finire, affrontando due o tre difficoltà che dovevo affrontare. Forse dovrei darmi più credito, ogni tanto, e navigare con più spavalderia attraverso le giornate, anche quelle che sembrano un po' più nere.
È come se una volta riuscissi a stare più dritta, e adesso invece sento un peso sulle spalle che ogni tanto mi schiaccia giù e mi blocca. Voglio essere di nuovo quella persona lì, che sta dritta e va avanti e il resto scivola via.

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