Passa ai contenuti principali

Sembrava il finimondo, e invece


Sono stanca di stanchezza buona. Quella che viene dalle giornate piene, complete (e la giornata non è ancora finita: non vedo l'ora arrivi Dafne a casa per giocare e stare con lei). Giornate in cui ho fuso due aspetti del momento lavorativo che sto vivendo: al mattino mi sono dedicata al lavoro più "nuovo", più difficile e che mi crea più aspettative (e ansie) e che è anche quello che mi dà l'idea che se fatto bene mi porterà a crescere. Anzi, mi sta già facendo crescere dal punto di vista professionale, E poi quello più solito, che comunque richiede impegno, dedizione e tempo.
Oggi non ho dovuto portare e non dovrò andare a prendere mia figlia, per una volta ci pensano gli altri, e avevo bisogno di questa pausa dai trasferimenti vari per concentrarmi meglio.
Ho preparato una fattura e l'importo mi ha stupita: ho lavorato davvero tanto in questa prima metà di anno! E probabilmente a volte ne sono stata un po' sopraffatta, dato che ho passato i miei periodi neri... ma non era solo per il lavoro, c'erano altre cose.
E anche se ci sono sempre macchie qua e là, l'insieme è abbastanza nitido e mi sento felice e serena. (Oggi almeno, finché dura!).

E tutto questo nonostante abbia passato una nottata quasi insonne a causa – principalmente – di una zanzara!
Stamattina c'era il sole e faceva caldo, poi nel pomeriggio è sceso un buio e sembrava dovesse venir giù il finimondo, ma alla fine, dopo un po' di vento e un po' di tuoni, sta piovendo una pioggerella calma e rinfrescante.
Una bella metafora, secondo me.

Commenti

Anonimo ha detto…
Bello quando si prepara una bella fattura e non si ricevono :D.

Sensazione positiva, la stanchezza da stanchezza buona. Soprattutto se seguita da un buon relax!
Franco Battaglia ha detto…
Mi piace la stanchezza buona. Quella che ti sorprende col sorriso, a ripensare a tutto lo scorrere di vita vissuta con la voglia di viverla, con la coscienza del piacere.
E' una stanchezza differente da quella che ti mina le ossa al ritorno dal lavoro, che ti chiude gli occhi, che non ti fa ricordare proprio nulla della giornata appena scorsa.
Miky ha detto…
Scusate, ma non mi arrivano più le notifiche via email dei commenti!
@Riky sono le uniche fatture che mi piacciono!!! :D per il relax sto aspettando il fine settimana (e ormai è arrivato)

vero @franco devo dire che la stanchezza peggiore, di solito, non è dovuta tanto al lavoro (per quel che mi riguarda, intendo) ma ad altre fatiche della vita, a quelle cose negative che a volte capitano nostro malgrado. Spesso sono più pesanti i pensieri che ti porti dietro degli sforzi fisici veri e propri...

Post popolari in questo blog

Ancora

A volte ho la sensazione di non essere reale. Forse è colpa del fatto che lavoro tante ore da sola, forse ho questa abitudine di guardarmi da fuori, forse è perché ultimamente la confusione nella testa regna sovrana. Mi sento irreale, eppure so che le mie azioni hanno delle ripercussioni sulla realtà quindi dovrei rendermi conto che è una sensazione stupida. Cerco di fare cose concrete, regolari, misurate perché i ritmi e le cose cadenzate mi danno sicurezza. Provo a evitare le distrazioni ma non ne sono tanto capace. Finisco per inventarmi mondi immaginari e perdo l'àncora. È un bene o un male, perdere l'àncora? Non lo so proprio. A volte tutto sembra così insignificante se si pensa alla fine che faremo tutti, che mi chiedo a che pro reggersi sempre al parapetto, anche quando il mare si fa burrascoso? Però sì, rivorrei la calma. Rivorrei il silenzio. Rivorrei la sicurezza, o almeno la convinzione, di aver fatto bene. Rivorrei la sensazione di felicità scontata che scontata non

Sì, anche quest'anno arriva la storia di Babbo Natale

Tant'è che anche questo 2023 se ne sta andando e io arrivo alla fine di questo anno con una sensazione di piacevole sorpresa per ciò che è rimasto e non è andato via nonostante tutto, di meno piacevole rassegnazione per ciò che invece sembra via via sfuggire fra le dita, e di un grande punto di domanda su ciò che mi riserverà il 2024. Ma diciamolo piano, perché le annate pari ci hanno dato gatte da pelare (vedi il 2020, anno bisestile come il prossimo) quindi consiglio una bella ravanata alle parti basse per gli uomini e qualunque sia l'equivalente femminile di un gesto scaramantico per le donne (merda, neanche questo abbiamo, poi dice che il patriarcato non esiste). Qualcuno narra (io, viste le interazioni qui dentro) che ormai la tradizione del nostro Babbo Natale in trouble non possiamo proprio evitarla e pare vada riproposta ogni anno come Una poltrona per due , Trappola di cristallo e Mamma ho perso l'aereo , ma non prima di aver mandato un affettuoso saluto ultraterr

Luminosa e gentile

Oggi ho pranzato tardi, verso le due e mezza, ho alzato la testa dai miei crucci e guardato fuori dalla finestra e la luce calda dell'autunno ormai inoltrato si posava proprio così, luminosa e gentile sulle case di fronte. Stamattina quei crucci, quelli da cui più tardi avrei alzato la testa, mi erano parsi per diversi minuti, forse un'ora, insormontabili, mi erano scoppiati nel petto e avevo pianto, avevo pianto tanto sconvolgendo il mio viso, i miei occhi, faticando quasi a respirare, e indugiando per un millisecondo, forse molto meno, un'unità di misura più infinitesimale, ma comunque, su un orlo di un abisso. Poi però ho fatto il possibile per ricomporre la mia faccia e farla sembrare un po' meno un Picasso, per i pensieri e gli stati d'animo ci vorrà più tempo. Ho fatto cose che dovevo, cose che non avevo voglia ma che mi hanno fatto bene, mi hanno anche un po' distrutta. Non credo sia casuale che proprio oggi a funzionale abbia dovuto fermarmi per qualche