Passa ai contenuti principali

That's Life


Mi rendo conto che d'improvviso il tempo ha due facce.
La prima è quella della mancanza: non riesco a trovare il tempo per farmi una doccia, molto spesso, fatico a trovare il tempo per lavorare bene e con la dovuta calma e quindi mi ritrovo a dover concentrare moltissime energie in poche ore, per cercare di fare e fare bene come prima, se non di più.

L'altra è la dilatazione: la scusa di non poter lavorare quando devo stare con mia figlia è un'ottima scusa per mettersi l'animo in pace e fare altro, insieme a lei.
E così la mattina passeggiamo insieme con il cane, prendiamo la bicicletta e ce ne andiamo in giro per la città, oppure ci fermiamo in un parco e giochiamo. Giochiamo tantissimo.

Stamattina, visto che lei era più stanca del solito, ho optato per allungare la passeggiata con il cane, così da accontentare un po' di più anche lui. Mi sono caricata la piccola sul marsupio, ho preso il cane al guinzaglio e ci siamo dirette al parco dei Laghetti, non lontano da qui. 
Certo, un'ora di camminata fra andata, giro del parco e ritorno con una decina di chili in più sulla schiena si fanno sentire eccome... però ne avevo proprio bisogno.
Non solo avevo bisogno della passeggiata in mezzo alla natura, anche se ai margini della città non è certo come passeggiare in montagna, ma avevo bisogno anche di quella fatica in più. Tornare a casa con i muscoli delle gambe indolenziti ultimamente è una cosa che trovo rinfrancante. Che sia perché ho camminato molto, che sia perché ho pedalato molto, che sia per l'insieme delle due cose, ovunque e comunque, resta il fatto che lo sforzo fisico e il cambio di scenario riescono a scacciare sensazioni di angoscia o di tristezza che ultimamente si affacciano all'animo.


Queste sensazioni si affacciano perché è di nuovo un periodo duro, non per me in prima persona ma per persone che ci sono vicine e a cui vogliamo bene, quindi di riflesso pensieri a volte negativi sono difficili da evitare. Tranquilli, non è che abbia perso il mio usuale ottimismo, è solo che quando poi scende la sera e vai a letto e sei tu, con la tua stanchezza, la tua giornata e quella degli altri ancora da smaltire, è normale che un po' di buio venga a bussare.
D'altra parte, purtroppo che lo vogliamo o no la vita è fatta anche di questo e quando ci tocca farci i conti, ci tocca farci i conti... Non puoi far altro che aspettare che passi, sperando che passi lasciando meno strascichi possibile.

Commenti

Anonimo ha detto…
Comunque non sei proprio una persona sedentaria, anzi sei una bella atleta, tra bici e passeggiate (con peso aggiuntivo :D).

Anzitutto in bocca al lupo alle persone a te vicine che se la stanno passando male...

Sulla dilatazione del tempo penso sia un fenomeno molto comune ed è curioso assistere a un'inversione: da giovani il tempo passa più veloce quando ci si diverte e non passa mai quando ci si annoia.

Crescendo, nei momenti di lavoro il tempo passa rapidamente: mesi e stagioni si susseguono quasi freneticamente. Nei momenti in cui riusciamo invece a rilassarsi, il tempo sembra si fermi...
Miky ha detto…
Sono aspirante atleta con tendenza all'accidia. Da quando ho il cane, però, mi tocca uscire a passeggio e quindi ho sfruttato la cosa per fare lunghe passeggiate, che da sola non avrei mai fatto (non per la fatica, ma perché sarebbe mancato lo sprone a uscire: troppo caldo, troppo freddo, troppo umido, troppo secco... ogni scusa sarebbe stata buona). Il lavoro da casa mi permette di uscire all'ora che voglio in base alla stagione. Da quando c'è la piccola, ho delle restrizioni in più, ma non posso usare la scusa del troppo lavoro da fare per non stare fuori un po' di più, ché tanto se tengo lei non lavoro di sicuro. Quindi tutti fuori al mattino a passeggiare!

Grazie per l'in bocca al lupo, se che al giorno d'oggi si opta per un più politically correct viva il lupo, ma siccome non sono né politically né correct, e siccome non si tratta di vero animale ma di simbolo, io opto per un più catartico: che crepi di morte violenta :D :D

La cosa del tempo è vera, ti godi di più i momenti di relax perché purtroppo sono sempre più risicati...
Mareva ha detto…
A volte è rinfrancante sentire la stanchezza dei muscoli. Aiuta ad uscire da quella bola di pensieri in cui ci si chiude e a ricordarsi che la realtà è tangibile. Stringi i denti. Sii grata a ciò che c'è. Ti abbraccio.
Miky ha detto…
@Mareva ti abbraccio anch'io :)

Post popolari in questo blog

Ancora

A volte ho la sensazione di non essere reale. Forse è colpa del fatto che lavoro tante ore da sola, forse ho questa abitudine di guardarmi da fuori, forse è perché ultimamente la confusione nella testa regna sovrana. Mi sento irreale, eppure so che le mie azioni hanno delle ripercussioni sulla realtà quindi dovrei rendermi conto che è una sensazione stupida. Cerco di fare cose concrete, regolari, misurate perché i ritmi e le cose cadenzate mi danno sicurezza. Provo a evitare le distrazioni ma non ne sono tanto capace. Finisco per inventarmi mondi immaginari e perdo l'àncora. È un bene o un male, perdere l'àncora? Non lo so proprio. A volte tutto sembra così insignificante se si pensa alla fine che faremo tutti, che mi chiedo a che pro reggersi sempre al parapetto, anche quando il mare si fa burrascoso? Però sì, rivorrei la calma. Rivorrei il silenzio. Rivorrei la sicurezza, o almeno la convinzione, di aver fatto bene. Rivorrei la sensazione di felicità scontata che scontata non

Sì, anche quest'anno arriva la storia di Babbo Natale

Tant'è che anche questo 2023 se ne sta andando e io arrivo alla fine di questo anno con una sensazione di piacevole sorpresa per ciò che è rimasto e non è andato via nonostante tutto, di meno piacevole rassegnazione per ciò che invece sembra via via sfuggire fra le dita, e di un grande punto di domanda su ciò che mi riserverà il 2024. Ma diciamolo piano, perché le annate pari ci hanno dato gatte da pelare (vedi il 2020, anno bisestile come il prossimo) quindi consiglio una bella ravanata alle parti basse per gli uomini e qualunque sia l'equivalente femminile di un gesto scaramantico per le donne (merda, neanche questo abbiamo, poi dice che il patriarcato non esiste). Qualcuno narra (io, viste le interazioni qui dentro) che ormai la tradizione del nostro Babbo Natale in trouble non possiamo proprio evitarla e pare vada riproposta ogni anno come Una poltrona per due , Trappola di cristallo e Mamma ho perso l'aereo , ma non prima di aver mandato un affettuoso saluto ultraterr

Luminosa e gentile

Oggi ho pranzato tardi, verso le due e mezza, ho alzato la testa dai miei crucci e guardato fuori dalla finestra e la luce calda dell'autunno ormai inoltrato si posava proprio così, luminosa e gentile sulle case di fronte. Stamattina quei crucci, quelli da cui più tardi avrei alzato la testa, mi erano parsi per diversi minuti, forse un'ora, insormontabili, mi erano scoppiati nel petto e avevo pianto, avevo pianto tanto sconvolgendo il mio viso, i miei occhi, faticando quasi a respirare, e indugiando per un millisecondo, forse molto meno, un'unità di misura più infinitesimale, ma comunque, su un orlo di un abisso. Poi però ho fatto il possibile per ricomporre la mia faccia e farla sembrare un po' meno un Picasso, per i pensieri e gli stati d'animo ci vorrà più tempo. Ho fatto cose che dovevo, cose che non avevo voglia ma che mi hanno fatto bene, mi hanno anche un po' distrutta. Non credo sia casuale che proprio oggi a funzionale abbia dovuto fermarmi per qualche