Passa ai contenuti principali

Un viaggio

Due giorni fa ho compiuto gli anni, e ho detto «Cavoli, di già 33?» ma non me la sono presa, uno perché sono ancora giuovine, due perché mi piace sempre l'età che ho nel momento in cui ce l'ho, e non sono una di quelle che guarda indietro con troppa nostalgia, perché tanto ormai quel che è andato è andato.
C'è molta, moltissima voglia di guardare avanti, invece, di fare progetti, immaginare il futuro, cercare stimoli e darsi da fare. C'è molta voglia di migliorarsi a tutto tondo e, soprattutto, di godersi il presente, il più possibile, di fare il possibile per passare giornate sorridenti, che abbiano gioia, voglia di conoscenza, letture, musica, risate, abbracci e baci, regali e molta, molta molta molta autoironia nei momenti di sconforto, ansia, farsiprenderedalpanico.
Due giorni fa ho compiuto gli anni e ho ricevuto un set di 3 Moleskine e una penna, e spero questa volta di usarle come si deve (anche perché so bene quanto le Moleskine costino e io le adoro, sia bene inteso, ma di solito non so fare buon uso dei quaderni, che finiscono sempre abbandonati in disparte). Questo blog è davvero l'unico diario che porto avanti, da quanto ormai?, credo siano passati 8 anni. Era il settembre del 2008 quando ho iniziato (sono andata a controllare per sicurezza) e nel frattempo è successo di tutto, ho creduto di amare, ho sofferto, ho sbagliato, mi sono fatta del male, ho fatto del male, ma soprattutto, mi sono innamorata, ho viaggiato, ho perso mio papà, ho iniziato a convivere, ho adottato un cane, mi sono sposata, ho aperto la partita IVA, ho avuto una figlia... E sono cresciuta, sono cresciuta tanto. Seppure questo blog abbia visto solo 8 dei 33 anni che ho passato in questo mondo, devo dire che forse ha visto i più sostanziosi. O forse quelli che più hanno definito il mio futuro.
Be', un bel viaggio, a ripensarlo così. Il più bello.

Commenti

Mareva ha detto…
Un viaggio meraviglioso, nonostante sbagli, paure e timori.
Sei arrivata. Non so se fosse questa la tua meta ma direi che fino ad ora puoi essere solo felice. E anche il tuo papà.
Miky ha detto…
Ciao Mareva! Diciamo che non riesco a vedere mete, solo passaggi. Certo diciamo che questa tappa è importante perché da qui il viaggio cambia in moltissimi aspetti, è uno stravolgimento, ma ci saranno ancora mete, tappe e passaggi. Non so quali, in genere viene fuori tutto man mano che si vive... Un bacio grande :*

Post popolari in questo blog

Tenere il punto

Sparisco. Divento sempre più piccola e poi sparisco. «e io mi sento, io mi sento, io mi sento vagamente ridicolo» (va letta cantando) Mi sento piccola e ridicola e scompaio. Un buco nero, come nella canzone de i cani. Non posso contare più tutte le volte in cui è successo, perché ho permesso agli altri di farmi sentire così. Scontata. Inutile. Piccola. Non conto le volte in cui solo poi mi sono resa conto che ti mettono una mano sulla testa per schiacciarti giù in modo da sentirsi più grandi. Bravi, un applauso. Non conto certo nemmeno gli errori che ho fatto io, ma mai per rimpicciolire nessuno. Per insicurezza, senza dubbio. Per bisogno di attenzioni, sicuramente. Niente di edificante, certo, ma mai intenzionata a distruggere un altro per sentirmi migliore. E invece c'è chi lo fa, chi gioca, manipola, ti fa credere cose che non sono, ti tratta come se non importasse per sentirsi importanti, finché poi non importi davvero più. Bravi, un applauso anche a voi. Sono sparita e diventa...

Prime volte

Sono una grande fan delle prime volte, d'altra parte, chi non lo è. Sono irripetibili, anche se sono cose che poi ripeti, poche o tante volte, ma le prime restano indelebili, nel bene e nel male. Non sempre sono belle, il che depone a favore delle seconde, terze ed ennesime, a volte però sono straordinarie. Per fortuna che sono accadute, anche se peccato che non possano riaccadere allo stesso modo. Non ho mai sofferto di grandi nostalgie, ma si sa, l'età a volte fa questi scherzi. E comunque si cambia e anche questo ha una sua bellezza. Anche l'esperienza ha la sua parte di meraviglia. Non so perché si demonizzi sempre il trascorrere del tempo, ci si affanni nella corsa a cercare di andare all'indietro, continuare a sembrare giovani – sembrare chi non si è. Non ho voglia di sembrare chi non sono, una lotta che in qualche modo ho portato avanti da sempre. Non mi trucco per non nascondermi, non significa che non mi prendo cura di me. Non ho le sopracciglia dipinte e non m...

Il mondo muto di Hector Mann

Insomma, Paul Auster. Il libro delle illusioni . David Zimmer è un professore universitario che d'improvviso perde tutto ciò che ama, in un modo che naturalmente sottolinea attraverso una serie di coincidenze: se non avessi, se l'insegnante di mio figlio non avesse, se... Ma è andata come è andata. Si rinchiude nel suo dolore e nelle bottiglie di whiskey quando, un giorno, guardando a caso una scena di un film muto, ride. Allora non tutto è perduto!, pensa. Sono ancora vivo. E così cerca di scoprire qualcosa su questo attore, Hector Mann, che è riuscito a farlo ridere in un momento tanto disperato. E scopre cose molto interessanti. Tipo che dopo il 1929 è sparito e di lui non si sa nulla. Sicuro come l'oro, ormai è morto. Decide di vedere tutti i suoi film, ma per farlo è costretto a viaggiare. E il fatto di dover anche prendere l'aereo non è cosa da poco, per lui. È interessante anche il suo incontro e dialogo con il dottor Singh, per farsi prescrivere de...