Passa ai contenuti principali

L'impero colpisce ancora

Come ho già detto, in qualche modo, scrivendo del buon Stephen, la cosa che mi piace della fantascienza è che usa la fantasia per raccontare la vita, il che è meraviglioso soprattutto per i bambini, che quando parli in modo troppo razionale non capiscono e magari capiscono meglio per metafore.
Sabato sera abbiamo guardato il secondo episodio di Star Wars e ci sono due cose che sono arrivate dritte dritte al bimbo, almeno penso. E almeno sul momento, non so poi quanto ci rifletta sopra nei giorni successivi, ma credo pure che lo faccia.
La prima è che la Forza è un modo per dire che nella vita se ci credi, se credi nelle tue capacità, ce la puoi fare, se non ci credi abbastanza sei destinato a fallire, per poi magari piangerti addosso.
Per quanto riguarda la seconda, invece, dobbiamo ringraziare Yoda che dice a Luke di smettere di pensare e di farsi tante domande. Al che bimbo ha risposto: "Eh, fosse facile!". Così gli ho chiesto: "Perché, tu ti fai tante domande?". Risposta: "Noo. Be' sì". Quindi io ho detto qualcosa che voleva essere rassicurante, tipo che è normale e ci facciamo tutti tante domande, ma che in effetti ogni tanto va anche bene smettere di farsele e cercare di rilassarsi un po'.
Non ho indagato oltre sulle sue domande, perché non penso che un interrogatorio serva a fargli confessare cose che forse non si sente di dire, o parlare di cose di cui magari non ha voglia di parlare, e poi è un bambino, e poi io non sono sua madre e suo padre è lì, e credo bimbo sappia che se ha voglia di parlare di qualunque cosa ha un papà pronto ad ascoltarlo sempre. Ma è stato bello sapere che guardare un film tutti insieme non è solo una distrazione, o un rito del fine settimana, ma un modo per fare conversazione, confrontarsi e magari quando capita imparare qualcosa. Per tutti, anche per noi.

Commenti

MikiMoz ha detto…
Dovrebbe essere sempre così. Ok, tranne che vedendo Twilight :)

Moz-
Miky ha detto…
ahahahahah! sono d'accordo :D
MyP ha detto…
Infatti ho amato tantissimo 22/11/63 di King. Perché ha giocato con la storia e ci ha giocato con la fantasia.
E' l'esagerazione nell'uso di essa che mi annoia.
PS: è per questo che adoro vedere i film della Disney con la nana perché lei se ne esce sempre con delle domande stupende. :-)
Miky ha detto…
vero? ogni tanto dicono delle cose talmente profonde che ti rendi conto che a) i bambini capiscono spesso molto più di quanto non crediamo b) forse sono cresciuti e noi nemmeno ce ne siamo accorti!!!
MyP ha detto…
Non vedo l'ora di poterle fare leggere "Il piccolo principe". Devo aspettare che cresca ancora un po'. :-)

Post popolari in questo blog

Tenacia

Solo io e le papere, ieri pomeriggio, imperterrite sotto la pioggia ai laghetti. Tenace è un aggettivo che mi piacerebbe mi venisse attribuito, non so quanto appaia all'esterno, anche se penso di sembrare meno tenace di quanto sia in realtà, o di quanto sia capace d'essere. Tenace sarà la mia parola di quest'anno, come aspirazione quanto meno, perché se non riesci ad attraversare tutto sempre con leggerezza, che è ciò che mi piacerebbe fare ma forse non è il momento giusto, allora è al tener duro che voglio aspirare. Forse mi prendo una pausa dal blog, che non importa a nessuno, ma devo dirlo a me stessa perché è sempre stato un bel rifugio ma ora non lo sento più così. Mi ci sento legata ma in questo momento il legame ha anche un sapore negativo, che non sto a spiegare, e credo di avere bisogno di liberarmene per un po'. Non un addio, solo un "non lo so". Ciao

Ancora

A volte ho la sensazione di non essere reale. Forse è colpa del fatto che lavoro tante ore da sola, forse ho questa abitudine di guardarmi da fuori, forse è perché ultimamente la confusione nella testa regna sovrana. Mi sento irreale, eppure so che le mie azioni hanno delle ripercussioni sulla realtà quindi dovrei rendermi conto che è una sensazione stupida. Cerco di fare cose concrete, regolari, misurate perché i ritmi e le cose cadenzate mi danno sicurezza. Provo a evitare le distrazioni ma non ne sono tanto capace. Finisco per inventarmi mondi immaginari e perdo l'àncora. È un bene o un male, perdere l'àncora? Non lo so proprio. A volte tutto sembra così insignificante se si pensa alla fine che faremo tutti, che mi chiedo a che pro reggersi sempre al parapetto, anche quando il mare si fa burrascoso? Però sì, rivorrei la calma. Rivorrei il silenzio. Rivorrei la sicurezza, o almeno la convinzione, di aver fatto bene. Rivorrei la sensazione di felicità scontata che scontata non

Sì, anche quest'anno arriva la storia di Babbo Natale

Tant'è che anche questo 2023 se ne sta andando e io arrivo alla fine di questo anno con una sensazione di piacevole sorpresa per ciò che è rimasto e non è andato via nonostante tutto, di meno piacevole rassegnazione per ciò che invece sembra via via sfuggire fra le dita, e di un grande punto di domanda su ciò che mi riserverà il 2024. Ma diciamolo piano, perché le annate pari ci hanno dato gatte da pelare (vedi il 2020, anno bisestile come il prossimo) quindi consiglio una bella ravanata alle parti basse per gli uomini e qualunque sia l'equivalente femminile di un gesto scaramantico per le donne (merda, neanche questo abbiamo, poi dice che il patriarcato non esiste). Qualcuno narra (io, viste le interazioni qui dentro) che ormai la tradizione del nostro Babbo Natale in trouble non possiamo proprio evitarla e pare vada riproposta ogni anno come Una poltrona per due , Trappola di cristallo e Mamma ho perso l'aereo , ma non prima di aver mandato un affettuoso saluto ultraterr