Passa ai contenuti principali

Buon Natale a chi passa ancora di qui

Oh, ragazzi, che settimana lunga e pesante! Intanto il fine settimana scorso siamo andati a Firenze un paio di giorni e poi, torno a casa, e trac influenza intestinale, vomito anche l'anima e mi sale la febbre. Per fortuna dura poco, ma mi lascia debole e incapace di mangiare normalmente (e io normalmente mangio davvero TANTO) perciò ho trascorso alcuni giorni in balìa di fame e nausea allo stesso tempo. Il che mi ha lasciata debolina. Però ormai mi sono ripresa (e ho ripreso a mangiare con la solita enfasi: ne è prova che ieri sera abbiamo testato il ristorante dove faremo il ricevimento di nozze - sì, a giugno ci sposiamo :) - e abbiamo mangiato antipasto, primo, secondo e contorno, e non proprio leggeri); dunque, dicevo, mi sono ripresa e sono pronta a due settimane di pranzi e cene in famiglia e con amici, e spero tantissimo di riuscire ad avere un po' di tregua dal lavoro, non come l'anno scorso che mi hanno riempita nemmeno fossero i compiti per le vacanze.
Oggi pomeriggio ho mollato il libro che stavo correggendo e sono partita a fare le compere che volevo fare entro la fine della settimana, e cioè regalo per amore, regalo per Efrem (il bimbo di mia cugina), roba varia per confezionare la scaravana di biscotti che ho intenzione di preparare e portare ai vari parenti quando vado a trovarli eccetera. Una frenesia contenuta, insomma, niente di stressante e poi ormai ho imparato a gestire i miei salti in avanti mentali (tipo delle semiparanoie pretempo perché penso troppo in avanti senza rendermi conto di avere abbastanza tempo per fare tutto).
E chissà se magari durante queste vacanze riuscirò a mettere in atto meglio il progettino che mi frulla in testa da un po' e che ho solo cominciato a realizzare. E poi, e poi... poi avrei ancora tante cose per la testa ma sono davvero troppo assonnata stasera per metterle giù in un ordine sensato, o quanto meno piacevole.
Quindi mi limito a dirvi che spero passiate tutti delle belle vacanze, se sarete in vacanza, e fate quello che vi pare, come vi pare e con chi vi pare.

Ciau!

Commenti

Skitch ha detto…
Ah, che notizie... congratulazioni!!!

Post popolari in questo blog

Tenere il punto

Sparisco. Divento sempre più piccola e poi sparisco. «e io mi sento, io mi sento, io mi sento vagamente ridicolo» (va letta cantando) Mi sento piccola e ridicola e scompaio. Un buco nero, come nella canzone de i cani. Non posso contare più tutte le volte in cui è successo, perché ho permesso agli altri di farmi sentire così. Scontata. Inutile. Piccola. Non conto le volte in cui solo poi mi sono resa conto che ti mettono una mano sulla testa per schiacciarti giù in modo da sentirsi più grandi. Bravi, un applauso. Non conto certo nemmeno gli errori che ho fatto io, ma mai per rimpicciolire nessuno. Per insicurezza, senza dubbio. Per bisogno di attenzioni, sicuramente. Niente di edificante, certo, ma mai intenzionata a distruggere un altro per sentirmi migliore. E invece c'è chi lo fa, chi gioca, manipola, ti fa credere cose che non sono, ti tratta come se non importasse per sentirsi importanti, finché poi non importi davvero più. Bravi, un applauso anche a voi. Sono sparita e diventa...

Prime volte

Sono una grande fan delle prime volte, d'altra parte, chi non lo è. Sono irripetibili, anche se sono cose che poi ripeti, poche o tante volte, ma le prime restano indelebili, nel bene e nel male. Non sempre sono belle, il che depone a favore delle seconde, terze ed ennesime, a volte però sono straordinarie. Per fortuna che sono accadute, anche se peccato che non possano riaccadere allo stesso modo. Non ho mai sofferto di grandi nostalgie, ma si sa, l'età a volte fa questi scherzi. E comunque si cambia e anche questo ha una sua bellezza. Anche l'esperienza ha la sua parte di meraviglia. Non so perché si demonizzi sempre il trascorrere del tempo, ci si affanni nella corsa a cercare di andare all'indietro, continuare a sembrare giovani – sembrare chi non si è. Non ho voglia di sembrare chi non sono, una lotta che in qualche modo ho portato avanti da sempre. Non mi trucco per non nascondermi, non significa che non mi prendo cura di me. Non ho le sopracciglia dipinte e non m...

Il mondo muto di Hector Mann

Insomma, Paul Auster. Il libro delle illusioni . David Zimmer è un professore universitario che d'improvviso perde tutto ciò che ama, in un modo che naturalmente sottolinea attraverso una serie di coincidenze: se non avessi, se l'insegnante di mio figlio non avesse, se... Ma è andata come è andata. Si rinchiude nel suo dolore e nelle bottiglie di whiskey quando, un giorno, guardando a caso una scena di un film muto, ride. Allora non tutto è perduto!, pensa. Sono ancora vivo. E così cerca di scoprire qualcosa su questo attore, Hector Mann, che è riuscito a farlo ridere in un momento tanto disperato. E scopre cose molto interessanti. Tipo che dopo il 1929 è sparito e di lui non si sa nulla. Sicuro come l'oro, ormai è morto. Decide di vedere tutti i suoi film, ma per farlo è costretto a viaggiare. E il fatto di dover anche prendere l'aereo non è cosa da poco, per lui. È interessante anche il suo incontro e dialogo con il dottor Singh, per farsi prescrivere de...