Mi fa molto ridere che passiamo per quelli un po' antipatici perché rispondiamo male a gente che dice enormi stronzate, ma siamo fatti così, un po' facce di merda, o forse più sinceri degli altri che usano tante cautele ma la pensano esattamente come noi, oppure quelli che parlano male in assenza delle persone, mentre in presenza sono tutti baci, abbracci e foto su facciaculo. Ditemi un po' voi quale atteggiamento è migliore. D'altra parte a volte la verità fa male, e mica ne siamo immuni, anzi ben venga ogni critica, magari un po' di sincerità in più non guasterebbe, no? E anche prendersi un po' meno sul serio, nella vita, non guasterebbe. In ogni caso, trovo tutto questo molto comico, proprio a livello demenziale della serie Fratelli Marx, anzi no, quello sarebbe già un passo avanti...
A volte ho la sensazione di non essere reale. Forse è colpa del fatto che lavoro tante ore da sola, forse ho questa abitudine di guardarmi da fuori, forse è perché ultimamente la confusione nella testa regna sovrana. Mi sento irreale, eppure so che le mie azioni hanno delle ripercussioni sulla realtà quindi dovrei rendermi conto che è una sensazione stupida. Cerco di fare cose concrete, regolari, misurate perché i ritmi e le cose cadenzate mi danno sicurezza. Provo a evitare le distrazioni ma non ne sono tanto capace. Finisco per inventarmi mondi immaginari e perdo l'àncora. È un bene o un male, perdere l'àncora? Non lo so proprio. A volte tutto sembra così insignificante se si pensa alla fine che faremo tutti, che mi chiedo a che pro reggersi sempre al parapetto, anche quando il mare si fa burrascoso? Però sì, rivorrei la calma. Rivorrei il silenzio. Rivorrei la sicurezza, o almeno la convinzione, di aver fatto bene. Rivorrei la sensazione di felicità scontata che scontata non
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Buona giornata :)