Oggi mio papà è morto. Non c'è un modo bello o brutto per dirlo, e non c'è un modo più giusto o meno giusto per sfogarsi. È così, un dato di fatto, una cosa che non si può cambiare. Eppure, anche se non eravamo molto attaccati, anche se per gran parte della mia vita non c'era, è strano, non riesco a rendermene davvero conto. Solo quando penso a ieri, a come stava quando gli davo l'acqua per bere, a come si lamentava, mi rendo conto che non lo sentirò più parlare. L'altro giorno era contento che per qualche mese ho un lavoro, ha sorriso anche un po'. E se immagino a quello che può aver provato, se se n'è accorto, se preferiva così per non stare male, se si sentiva solo, come saremo soli tutti davanti alla morte, mi viene una profonda tristezza e spero tanto che adesso non si senta solo, se sente qualcosa.
A volte ho la sensazione di non essere reale. Forse è colpa del fatto che lavoro tante ore da sola, forse ho questa abitudine di guardarmi da fuori, forse è perché ultimamente la confusione nella testa regna sovrana. Mi sento irreale, eppure so che le mie azioni hanno delle ripercussioni sulla realtà quindi dovrei rendermi conto che è una sensazione stupida. Cerco di fare cose concrete, regolari, misurate perché i ritmi e le cose cadenzate mi danno sicurezza. Provo a evitare le distrazioni ma non ne sono tanto capace. Finisco per inventarmi mondi immaginari e perdo l'àncora. È un bene o un male, perdere l'àncora? Non lo so proprio. A volte tutto sembra così insignificante se si pensa alla fine che faremo tutti, che mi chiedo a che pro reggersi sempre al parapetto, anche quando il mare si fa burrascoso? Però sì, rivorrei la calma. Rivorrei il silenzio. Rivorrei la sicurezza, o almeno la convinzione, di aver fatto bene. Rivorrei la sensazione di felicità scontata che scontata non
Commenti
http://cristina-innocente.blogspot.com/2010/11/pro-morte.html
e quel che scrissi quella notte:
il mio cuore, per un istante,
ha smesso di battere.
poi ha ripreso a battere,
piu forte di prima.
batte per due, per te e per me,
perchè tu vivi in me, in noi,
ed ora puoi badare a noi
come e meglio di prima.
ogni giorno ti svegli,
ci guardi, ci segui,
e non ci abbandoni mai.
sei forte papi.
ti voglio bene.
e anch'io odio le parafrasi di chi non riesce a dire la cosa semplicemente per quello che è.
un abbraccio.
un abbraccio...