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Nuovi inizi oltre l'orizzonte

Riemergo da un paio di settimane intense per il lavoro (mi hanno assegnato una traduzione e nel frattempo dovevo correggere un romanzo abbastanza lungo, perciò ero un pochino presa), e in più qui stanno finendo un sacco di cose.
Finisce l'anno scolastico, e quest'anno ci sono gli esami di terza media e grandi addii/arrivederci e la fine di un'era, insomma, anche se non la vivo proprio in prima o seconda persona, i cambiamenti in vista sono parecchio importanti. Così me li ricordo io, quando toccava a me.
Mia figlia ha finalmente deciso che è capace di stare senza pannolino, anche se si sente ancora insicura e ogni tanto lo vuole, ma direi che ci siamo, il meccanismo si è attivato. Eh, lo so, tanti iniziano prima dei tre anni ma io le ho lasciato i suoi tempi, visto che fretta non ne avevamo (a parte quella di risparmiare sui pannolini e risparmiare all'ambiente questa fonte di grande inquinamento. Lo so, avrei dovuto optare per i lavabili, a un certo punto almeno, ma non me la sono sentita).
Comunque sia, dopo l'estate ci saranno tanti nuovi inizi, un po' per tutti. Forse l'unica a non partecipare ai nuovi inizi sarò io, visto che per me personalmente non ci sono tutti questi cambiamenti in vista. Anche se, come dice mia figlia scimmiottando Daniel Tiger, non si sa mai. In effetti dovrò riorganizzare tutte le giornate seguendo gli orari di asilo della piccola, e devo dire che sarà un sollievo non dover fare più tanta strada in auto per portarla dai nonni. A scuola abbiamo la fortuna di poterci andare a piedi.
È bello vedere i bambini che crescono, nonostante questo mi porti ondate di nostalgia. Però l'orgoglio di vederli arrangiarsi a fare le cose mi riempie sempre il cuore, non so perché. Forse immagino la loro soddisfazione di sentirsi grandi. E la soddisfazione delle nuove esperienze.
Dafne per esempio vuole fare tutto da sola: si veste, si sveste, si mette il riduttore sul water, si prende lo sgabello, si pulisce, e quando qualcosa non le riesce e devo aiutarla, si incazza un casino. Si fa la doccia quasi da sola – ovviamente devo aiutarla in questo, ma fosse per lei, si arrangerebbe anche lì. Poi di contro devo stare con lei finché non si addormenta e la mattina vuole venire a fare le coccole nel lettone, ma insomma, credo siano modi per farla sentire sicura, per farla poi andare avanti da sola.
Ieri mi ha detto che vuole andare ad arrampicarsi. Non so bene cosa volesse dire, ma vede i manichini che si arrampicano fuori dal negozio di Sportler ed è da una vita che dice di volerlo fare. Fra un paio di anni me la vedo già a fare Parkour, la piccola canaglia! Per ora però è tutta presa dal suo nuovissimo e scintillante monopattino.
L'altro giorno Samu ha voluto imparare a fare il risotto insieme a suo papà, e ormai farsi il letto è diventata (quasi) un'abitudine (forzata).

A luglio uscirà un libro per ragazzi molto bello, mi ha fatto piacere lavorarci anche se il mio intervento è stato minimo perché gli autori sono molto molto bravi, ma mi hanno fatto proporre trama e testo di quarta di copertina, quindi mi sono anche sbizzarrita a scrivere per il pubblico... A volte me lo fanno fare, mi dà sempre molta soddisfazione. Ne parlerò quando sarà uscito, è un'idea ottima per dodicenni e oltre, un post-apocalittico con rimandi piuttosto attuali.

Sul fronte letture mi sono un po' arenata perché la sera mi addormento quasi prima di mia figlia... ma ho quasi finito La guida galattica e non vedo l'ora di iniziare La canzone di Achille. Le 21 lezioni per il XXI secolo di Harari le leggo un passo alla volta e con calma, perché sono molto interessanti; non è una lettura complicata né pesante, ma voglio farle sedimentare bene e non leggerle velocemente, altrimenti non mi resta nulla. Ci ho trovato moltissime cose interessanti e spunti di riflessione continui su come va il mondo, come potrebbe andare, quali saranno le opzioni possibili... Insomma, una bella lettura.

Ora però mi rimetto al lavoro, ché qui ci sono romanzi che escono di continuo e la catena di montaggio non si ferma mai... A presto!


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