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Primo di settembre

È arrivato settembre così, senza che me ne accorgessi. Prima di tutto perché fa troppo caldo, e io sto aspettando che il mese diventi quello che è davvero: più fresco, meno estivo, più grigio. Poi perché le 3 settimane di ferie di mio marito sono ahimè volate, e ora sono di nuovo sempre e costantemente con una bimba di 3 mesi appiccicata (tranne ora che – miracolo dei miracoli – dorme).
L'estate è stata strana, senza il lavoro nel caldo di giugno e luglio, senza le ferie relax di agosto... ma è stata bella in modo diverso. Abbiamo trascorso qualche giorno a Riva del Garda con i bimbi, e devo dire che sono stata molto bene, Dafne per non avere nemmeno 3 mesi si è comportata benissimo e anche se non mi sono rilassata tanto sono stata felicissima di aver cambiato aria.
Data la necessità di trascorrere più tempo a casa ci siamo goduti moltissimo le olimpiadi, e abbiamo fatto qualche bella gita fuori porta qui nel nostro bellissimo Friuli, riscoprendo luoghi come i Laghi di Fusine, un posto davvero da favola dove non andavamo da quando eravamo piccoli.
Ora settembre inizia ed è sempre, almeno per me, il momento del vero inizio di anno, be' almeno di solito, quando riprendo a lavorare e c'è un inverno di correzioni di bozze e articoli da affrontare. Per il momento invece non sto ripartendo, anzi, mi sembra quasi di essere proprio ritornata a luglio, perché sono di nuovo qui da sola tutto il giorno a occuparmi della piccolina. Ma se da un lato non ho in prospettiva nel breve termine l'organizzazione del mio lavoro, ho la prospettiva di seguire passo passo i progressi della bimba in quanto tale e anche di me come madre. Ora va meglio di prima, perché ci conosciamo meglio, mi conosco meglio, e perché per certi aspetti lei è cambiata tantissimo e io sono più rilassata. Certo, la fatica rimane. Il sonno, qualche volta, anche. Ma poi penso cose come "Come sarà quando avrà un anno?" o "Come la pettinerò quando le saranno cresciuti un po' di più i capelli?" e penso a quei sorrisoni bellissimi e senza denti che mi fa ora, e a come saranno in futuro e sono innamorata persa, insomma.
Resta vero che momenti come questo, in cui ho le mani libere e posso rilassare i muscoli delle spalle, me li godo tutti. Che quando esco a passeggio con il cane la sera lasciando la piccola a mio marito mi sento più leggera. Non è cattiveria, è solo che la fatica di essere mamma forse non la racconta mai nessuno abbastanza bene da fartela capire sul serio. Probabilmente ho dei mal di collo che non sento anche se ci sono solo perché male o no lei mi tocca tenermela in braccio. E probabilmente ho un sonno che non riconosco perché bene o male sveglia mi tocca restare... Ma se da un lato penso ai prossimi mesi come tutti uguali qui con lei, dall'altro li penso come un insieme di ogni singolo giorno diversissimo dall'altro con novità e sensazioni ed emozioni che non so nemmeno immaginare.
Poi ci sarà una casa nuova, e spero presto anche una nuova organizzazione della mia vita che mi permetta di lavorare e tornare a essere me un po' di più... ora ci sta anche l'annullamento in favore della piccola, ma piano piano, man mano che lei diventa più autonoma ho davvero bisogno di riprendere tutto: spazi, tempi, luoghi. Sarà sempre diverso e non mi importa che torni a essere esattamente come prima, sarebbe impossibile, ma non voglio perdere di vista i contorni che prima mi erano così familiari. 
Sono contenta finalmente di essere riuscita a passare di nuovo di qui, perché me l'ero ripromessa tanto durante le ferie di mio marito ma alla fine ho prediletto altro. Ma ogni sera avevo un pensiero per il blog... ecco, ora che l'ho aggiornato sono soddisfatta :) In fondo è uno di quei pezzi di me che mi mancano un po'.

Buon inizio, qualunque tipo di inizio sia il vostro settembre.

Commenti

Mareva ha detto…
Descrivi perfettamente quelle che sono le mie paure quando penso alla maternità: l'annullamento, la solitudine, la paura di non farcela, la mancanza di spazi, l'impegno costante che non posso ignorare. Mi piace che parli anche di questo lato. Mi piace che dici di essere innamorata ma anche di quanta fatica costi questo amore. Sei vera, reale e sincera e questo, sono convinta, ti renderà una mamma meravigliosa.
Non penso sia facile ma prova a pensare ai mesi futuri non come tutti uguali ma come una continua evoluzione. Perché così sarà. Lei evolverà e, a modo tuo, anche tu.
Un abbraccio.

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